I borghi sono generalmente dei centri abitati di media grandezza e importanza, ma possono anche essere parte della città che si estende fuori della cerchia delle antiche mura.
Cosa sono i borghi?
I borghi hanno sempre una rilevanza storica legata agli usi e costumi della popolazione che in essi ha vissuto. Il significato originario del nome pare sia quello di luogo fortificato. La parola è propria dei popoli germanici. I Romani l’avevano adottata, latinizzandola, a designare la torre del sistema difensivo contro i barbari. Nella Germania e nella Francia Settentrionale, dove era meno radicato il concetto e il nome romano di civitas, fu designato come burgus anche il massimo centro murato, cioè la città (vd i nomi di città composti con burg). Bürger e bourgeois si chiamò il cittadino. Ciò che stava fuori e presso le mura era Vorburg, faubourg.
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In tempi recenti, più volte, abbiamo potuto osservare che i mass media si sono molto interessati alla ricerca dei borghi italiani e della loro storia. Addirittura alcuni programmi televisivi hanno promosso una sorta di gara per aggiudicare il titolo del Borgo più bello d’Italia.
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I borghi esistono anche alle Canarie
I turisti, visitatori, residenti hanno potuto notare che anche i paesi delle isole Canarie sono corredati da piccole zone centrali che sprizzano storia da ogni parte. Certamente non è una storia complessa come la nostra, tuttavia, anche l’arcipelago canario ha da raccontare molto agli appassionati.
Vediamone alcuni, quelli più signicativi e gettonati dai vari visitatori e indicati come maggiormente interessanti da parte del relativo comune (Ayuntamiento).
Incastonati tra zone verdeggianti, rocciose, vulcaniche e/o desertiche, le Isole Canarie vantano il possesso di almeno otto affascinanti piccoli borghi. Ciascuno con la propria identità, la propria storia ed il proprio patrimonio culturale tramandato dai popoli antichi che li hanno attraversati nei secoli.
Essi si differenziano sia per il paesaggio che per la loro struttura architettonica, ma in comune hanno quel particolare fascino di quei vicoletti dove il silenzio, la calma, il lieve fruscio del vento, il profumo del mare aleggiano affermando quelle particolari caratteristiche che li rendono unici. Qui non c’è la frenesia del mondo moderno, ma c’è una vita vissuta con ritmo lento e sereno.
Il centro storico di San Cristóbal de La Laguna a Tenerife
Nel nord dell’isola di Tenerife, San Cristóbal de La Laguna è stata la prima città delle isole Canarie, e finora l’unica ad essere dichiarata Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Esempio unico di città coloniale non fortificata, grazie all’autenticità del suo impianto originale tracciato nel XV secolo.
Il tracciato lineare delle sue strade e una grande zona commerciale pedonale le hanno conferito il segno distintivo di questa antica città universitaria.
Nelle strade e nelle piazze abbiamo numerose chiese e palazzi storici di origine religiosa. La Laguna offre molte possibilità per fare visite storico-artistico che potranno essere combinate con momenti di relax presso qualche localino per assaporare le tradizionali tapas. La Cattedrale, di stile neoclassico, la Chiesa del Cristo, i palazzi di Salazar e Nava e i conventi di Santa Catalina e Santa Clara sono strutture che meritano di essere visitate
Il villaggio di Agaete a Gran Canaria
In questo borgo possiamo osservare un’architettura tipica fatta di case bianche costruite sui pendii delle montagne. Il borgo di Agaete si trova nel nord-ovest dell’isola di Gran Canaria.
Nel suo centro storico possiamo trovare importanti edifici del XIX secolo con i tipici cortili, così come per la chiesa della Concepción, al centro di una bellissima vallata. Agaete è un paese di mare e non può quindi mancare la romantica passeggiata sul lungomare dove si può apprezzare pienamente il significato di vita lenta alla quale il canario è particolarmente legato. Sul lungomare incontriamo l’incantevole villaggio di pescatori di Puerto de Las Nieves dove è possibile sostare e consumare un pasto a base di pesce.
Il villaggio di Yaiza a Lanzarote
A sudovest di Lanzarote, il Villaggio di Yaiza è stato votato per ben due volte come il villaggio più grazioso della Spagna. Tra le sue case e le sue strade si riescono ad intuire quegli antichi sapori tramandati dalla tradizione dei paesani. La tipicità delle case è il loro colore tradizionale bianco che si abbina con i classici colori ocra e neri dovuti al paesaggio autenticamente vulcanico. Tale caratteristica è la conseguenza dell’eruzione risalente al XVIII secolo. Nonostante che negli ultimi anni la periferia abbia avuto un sensibile sviluppo urbano, il centro storico di Yaiza conserva ancora il suo carattere canario.
Interessanti sono alcuni monumenti di interesse storico-culturale, come la Casa della Cultura Benito Pérez Armas o la chiesa di Nostra Signora di Los Remedios del XVII secolo
Yaiza è poco lontano dal Parco Nazionale Timanfaya ed è un ottimo punto di partenza per chi vuole visitare questa popolare attrazione turistica. Il paesaggio offre sicuramente una vista che colpisce il visitatore per la sua maestosità e imponenza abbinati ai tradizionali colori di quella natura tipica dell’isola.
Gli amanti dell’arte si potranno sbizzarrire tra le molte gallerie d’arte di Yaiza. La maggior parte si trova lungo la strada principale del paese ed espone dipinti e sculture degli artisti delle Canarie.
Il villaggio di Haría a Lanzarote
Lanzarote non smette di stupire: poco più a nord di Yaiza, troviamo l’incantevole villaggio della valle di Las Mil Palmeras, Haria. Questo di trova immerso in uno dei migliori palmeti di palma autoctona delle isole Canarie, un paesaggio che ricorda il vicino continente africano (solo 100 km). Il borgo si trova all’ombra del vulcano La Corona ed offre un paesaggio rurale di grande interesse. Anche qui troviamo la classica architettura delle case bianche, tipica dei villaggi dell’isola.
Altamente consigliabile è una visita alla Casa Museo del pittore, scultore e architetto César Manrique, un artista poliedrico che ha contribuito con le sue opere a regalare ancora maggiore fascino e popolarità a Lanzarote. Inoltre da vedere anche uno degli edifici religiosi più antichi, l’eremo di San Juan Bautista che si incontra all’ingresso della località.
Seguendo poi la strada che porta in montagna, si può ammirare l’isola in tutta la sua bellezza, tra la terra verde e le coltivazioni punteggiate dal bianco dell’architettura tradizionale, il tutto nella tranquillità più totale.
Il villaggio di Las Playitas a Fuerteventura
Il villaggio di Las Playitas è uno di quei graziosi paesini tipici di Fuerteventura, che conserva ancora il profumo e le tradizioni delle sue antiche origini marinare. Adagiato su una collina, si affaccia sull’oceano; è un borgo di pescatori a sud-est dell’isola, costellato di case bianche e azzurre presenta un piacevole paesaggio. Il villaggio fa parte del comune di Tuineje al sud di Fuerteventura ed è diventata conosciuta per i suoi campi da golf che si affacciano sull’oceano.
Si compone di due zone: la prima è il centro dei pescatori vero e proprio, mentre la seconda è una vasta spiaggia di sabbia vulcanica dove praticare sport acquatici come il windsurf. A soli sei chilometri da Las Playitas si trova anche il faro di La Entallada. Da lì è possibile godere una vista mozzafiato sul mare e sulla catena montuosa dei Cuchillos de Vigán.
La spiaggia di Las Playitas, lunga 700 metri circonda il villaggio di pescatori, è progettata per il divertimento del visitatore che viene a Fuerteventura. Non avendo subito uno sviluppo turistico di massa, il suo tradizionale carattere marinaro rimane intatto e per chiunque desidera il completo relax lontano dal caos. A poco più di cinque minuti di auto, si trova il Faro de Entallada, che offre una fantastica vista sul mare e romantici tramonti.
Il Monumento Naturale Cuchillos de Vigán é un luogo di straordinaria bellezza e unicità formato da un campo di lava, dove spiccano le imponenti lame. Nel centro-nord del Monumento Naturale si trova La caldera, un grande edificio vulcanico, le cui colate hanno formato un paesaggio geomorfologico unico.
In questa cittadina di Fuerteventura si svolge il Challenge Fuerteventura, un triathlon (nuoto, corsa, bicicletta) in cui si incontrano atleti provenienti da tutto il mondo.
Il villaggio di El Pinar a El Hierro
Con questo concludiamo il nostro viaggio tra i borghi dell’arcipelago canario. El Hierro, una delle isolette più lontane dalla costa africana, anch’essa è una tappa turistica da non perdere. Il borgo che ci interessa citare è quello di El Pinar, la porta meridionale dell’isola.
Appena si imbocca la strada che dalla capitale Valverde porta a questo piccolo villaggio, si rimane colpiti dal suo aspetto rurale. Piccoli frutteti e prati con alberi di fichi e mandorli costituiscono una suggestiva cornice all’ingresso del borgo. Giunti a El Pinar, si nota subito il suo paesaggio agreste e vulcanico, dove si respira ancora l’essenza della vita tradizionale di questi luoghi. Incantevoli e situati al bordo del paese vediamo grandi boschi di pini e sulle sue coste basse possiamo ammirare un paesaggio agreste di aree vulcaniche. Un paese che conserva l’essenza della vita tradizionale dell’isola, basata su agricoltura, allevamento e attività artigianali.
Dal belvedere di Tanajara si gode una magnifica vista sulla località di El Pinar, del versante sud di El Hierro e del rinomato Mar de las Calmas, una riserva marina di acque tranquille.