La Gratitudine e la Poetica

ByIvana Sorce

29 Giugno 2025
gratitudine

La gratitudine è un sentimento? È uno stato d’animo? Il senso di gratitudine a mio avviso è una naturale disposizione interiore. Non scegliamo di essere grati, lo sentiamo e basta. Complice l’amore materno, complice il senso di meraviglia per il creato, complice il desiderio di esprimere la gioia di vivere. Poi certamente sopravvengono fatti che ci ostacolano nella sua spontanea manifestazione e ci si dimentica di quanto eravamo grati quando si era più piccoli.

Così con il tempo e le varie esperienze di vita la gratitudine diviene una cosa intima, che tieni per te, aspettando magari l’occasione giusta per esprimerla. Quasi te ne vergognassi o addirittura per proteggerti perché svelando una tua parte segreta, recondita e ben nascosta negli anni, temi che qualcuno possa approfittarne, ferendoti, come ad esempio la stessa persona che ne è la fonte.

L’origine è nota, conosciuta dai più, ossia la madre, il genitore, il tutore che ci ha cresciuto. Per altri è la natura, la madre terra, un dio supremo, un pantheon di divinità. Un’entità da ringraziare. Verso cui provare gratitudine. Quasi si sia in debito verso questo dispensatore di bene.

Qualcuno potrebbe osservare che un debito di gratitudine è pur sempre un debito. Ma la gratitudine per esprimersi deve essere libera, quindi volontariamente espressa da chi la prova, non può diventare un obbligo oneroso, né un’azione dettata da un profondo senso di colpa, trasformandosi in qualcosa che di libertà ha ben poco. Non può degenerare in coercizione. Esiste per fortuna un dovere “liberale” che non è quello economico né ideologico. Lo chiamiamo riconoscenza  ed esprimere riconoscenza  ci permette di “liberare” la nostra anima dalla silenziosa gratitudine che abbiamo covato da tempo, più o meno lungo, più o meno consapevolmente, nei confronti di chi ci ha fatto crescere. E non solo di chi ci ha sfamato materialmente, ma anche di chi ci ha nutrito del desiderio di crescere come persona. Di questi “tutor”  ciascuno di noi ne porta certamente qualcuno nel cuore.

La gratitudine andrebbe esercitata ogni giorno come antidoto alla pressione dei pensieri e dello stress quotidiano proprio perché è un terreno d’esercizio di libertà, è un luogo interiore di poesia e ricarica energetica.

La poesia

Sulla gratitudine  vi propongo una poesia scritta da una mia paladina che chi segue questa rubrica conosce già:

Wisława Szymborska, 

Vi ringrazio per la vostra attenzione!  Così, tanto per esprimervi tutta la mia gratitudine.

Buona vita a chi legge!

Ivana Sorce