Gelosia e invidia sono emozioni di derivazione sociale. Nella loro definizione vi sono alcuni punti condivisi come l’autostima se le consideriamo come agenti in un contesto sociale.
(Gelosia e invidia: per maggiori approfondimenti vedi: https://www.stateofmind.it/author/serenamancioppi/)
Gelosia e invidia presentano ampie aree di sovrapposizione in quanto l’insorgere di queste emozioni è legato al disagio, in un campo rilevante per il soggetto, dovuto all’insuccesso. Questo comporta esiti negativi per l’autostima dell’individuo che subisce un danno psicologico.
La gelosia
La gelosia è intimamente legata alla natura umana. Essa si attiva a partire dall’infanzia e rimane insita nell’uomo per tutta la vita. La gelosia può essere espressa verso altri soggetti (amicizia, amore, considerazione) od anche verso oggetti particolarmente significativi. La gelosia può evidenziarsi anche nel mondo scolastico-lavorativo (competizione).
Un’altra forma di gelosia, oltre a quella vista, collegata alla relazione sociale è una gelosia connessa ai propri beni, o status. La vita dell’individuo diventa complicata perché si sviluppa in un continuo stato di allerta avvertendo una perenne minaccia di perdita di qualcosa o di qualcuno.
Varie tipologie di gelosia
La forma di gelosia più comune è la cosiddetta gelosia romantica che si sviluppa in un triangolo composto da tre elementi fondamentali: il Sé (la persona gelosa), la Persona Amata e il Rivale. La gelosia amorosa è spesso accompagnata da paura, rabbia, tristezza e vergogna, nonché da una diminuzione dell’autostima. Anche il comportamento verso la persona amata subisce variazioni nell’atteggiamento. Di queste alcune possono diventare molto pericolose (aggressività verso la persona amata e verso il rivale). Emerge il sentimento di odio e il desiderio di annullamento. La gelosia comporta rimuginio e ruminazione che mantengono in modo disfunzionale tale emozione.
Citiamo anche la gelosia da competizione sociale, ovvero il desiderio di ottenere un bene o uno status che non si ha. Questa aspirazione è accompagnata dal timore di fallire per la presenza di altri contendenti che vogliono la stessa cosa.
Esistono poi casi di gelosia legate da altri tipi di affetto, (amici, figli, ecc.) come la gelosia dell’infanzia,
tra bambini della stessa famiglia. Una forma comune di gelosia in famiglia è quella che insorge nel primogenito all’arrivo del secondogenito. Una situazione che rendere molto gelosi è legata ai rapporti di amicizia, quando questi vengono vissuti come esclusivi. Un allontanamento o un interesse verso altri amici possono provocare in chi prova gelosia amicale un forte grado di sofferenza perché si sente tradita secondo una dinamica simile a quella della gelosia amorosa.
L’invidia
L’emozione dell’invidia riveste una grande rilevanza nella vita affettiva degli individui. L’invidia è un’emozione che fa riferimento all’immagine di sé.
Alla base dell’invidia si riscontrano sentimenti di mancanza, di rivalità e senso di inferiorità.
L’origine risiede nel desiderio di possesso di un bene, o una qualità, o una condizione che impone un confronto tra chi desidera e chi invece possiede l’oggetto del desiderio. L’invidia è quindi un sentimento di malanimo nei confronti di un’altra persona, o un gruppo di persone, perché chi invidia pensa che gli altri possiedano qualcosa che lui crede di non possedere.
L’invidia è più che desiderare perché in essa c’è la rivalità con l’altro che provoca un senso di mancanza, inferiorità e inadeguatezza nel soggetto. L’invidia è spesso associata ad emozioni e sentimenti quali rabbia, disprezzo, ammirazione, indignazione, svalutazione di sé e vergogna.
Come comportamento, l’invidia può indurre ad azioni aggressive dirette a danneggiare il soggetto invidiato. Viceversa, può anche esservi un atteggiamento passivo (rinuncia a lottare per il bene invidiato) e prevale un generale senso di sfiducia e di autocommiserazione. In generale, l’emozione dell’invidia è qualcosa che non si ammette volentieri e tende ad essere negata da chi la prova.
Differenze e somiglianze tra gelosia e invidia
Gelosia e invidia sono emozioni che hanno origine nell’ambito dei rapporti sociali. Vi sono diverse caratteristiche comuni tra l’emozione della gelosia e dell’invidia, come la percezione di un confronto sfavorevole che ha esiti negativi per l’autostima del soggetto. Vi è, quindi, in comune un danno psicologico nell’autostima all’interno di un confronto sociale.
Osserviamo che sia nella gelosia che nell’invidia si attivano processi cognitivi che attivano in modo disfunzionale le emozioni, quali l’attenzione selettiva, il rimuginio e la ruminazione.
Al contrario, gelosia e invidia si differenziano per diversi aspetti:
- la gelosia è più frequente quando nel confronto sociale una nostra qualità viene minacciata;
- l’invidia è più frequente quando l’individuo si confronta con chi possiede in maggiore grado una qualità, un bene o una condizione rilevante per l’individuo stesso;
- la gelosia nasce nell’ambito dei rapporti affettivi, essenzialmente per timore di perdere la totalità o l’esclusività di un legame affettivo, mentre l’invidia riguarda prevalentemente il rapporto con i beni o con determinate condizioni (di successo, di potere, di status);
- la gelosia è spesso accompagnata da stati mentali di sospettosità, sfiducia, autosvalutazione, paura, ansia e rabbia, ma anche amore e desiderio verso la persona di cui si è gelosi;
- l’invidia nasce dalla percezione di una mancanza nei confronti dell’altro ed è spesso seguita da senso di inferiorità, senso di possesso, desiderio di danneggiare l’altro.
Provare gelosia e invidia è un fenomeno comune e solo in certe condizioni può divenire patologico.
La gelosia patologica
Nella psicologia moderna esistono dei formulari strutturati come test con lo scopo di classificare le manifestazioni di gelosia nella popolazione non patologica. Abbiamo quattro possibili profili: la gelosia ossessiva, la gelosia depressiva, la gelosia associata ad ansia da separazione e la gelosia paranoide.
La gelosia in questo caso è una reazione “normale” presente di fronte alla paura di perdere una persona che si ama. La gelosia patologica si manifesta quando non è legata a delle minacce reali, ma a delle paure anticipatorie e spesso basate solo sul timore di essere abbandonati e/o sostituiti.
Questa forma di gelosia può riscontrarsi ad esempio nei disturbi della personalità, oppure in tratti di personalità come nel disturbo dipendente, borderline, paranoide, narcisistico, antisociale, etc..
L’invidia patologica
Se l’invidia non è eccessiva ed è adeguatamente supportata ed elaborata può essere superata.
L’intervento dello psicoterapeuta è, in questo caso, essenziale. Quando non si cura, la carenza di supporti psicologici può indurre emozioni disfunzionali secondarie (ansia, colpa, frustrazione) che aumentano il livello di sofferenza e di disagio psichico. L’invidia patologica è caratterizzata da rancore e astio, al punto che la persona invidiata è deumanizzata e odiata. Chi patisce di invidia patologica avverte insieme una acuta emozione di vergogna e senso di inadeguatezza del sé.
Spesso possono accompagnarsi all’invidia patologica patologie legate alla sfera dei disturbi depressivi, in cui è centrale l’autosvalutazione del sé e l’autocommiserazione, così come in alcuni casi di disturbi della personalità, come ad esempio nel caso del disturbo di personalità narcisistico.
Quali rimedi per guarire
Quali rimedi per superare il problema della gelosia e dell’invidia?
- Iniziare a scegliere il “modello” di persona che si vorrebbe imitare, che maggiormente si invidia, ma del quale, al contempo, si è più affascinati e che sia veramente migliore di te.
- Come imitare il target? Ciascuno di noi è diverso dagli altri, unici e creativi. Per questo non dobbiamo diventare una semplice fotocopia. L’unicità delle persone si contraddistinguenelle personalissime qualità che non vanno mai sminuite.
- Siamo quindi diversi! Allora dobbiamo difendere ed affermare questa diversità e, pertanto, dobbiamo accettare la sfida che questa diversità comporta. In conclusione non bisogna uniformarsi agli altri.
- La diversità primigenia è la madre delle diversità, la prima che si percepisce: ognuno di noi è diverso dall’altro, questa è la diversità prima in assoluto. Se riusciamo ad interiorizzare la diversità-primigenia, risulterà più facile comprendere la diversità dell’altro. Quindi, bisogna lavorare su questo aspetto per capire il valore e l’energia che possiamo trarre dalla diversità stessa. Bisogna realizzare un’autodiagnosi sincera e consapevole così da scoprire le proprie potenzialità e i punti di forza. Questi vanno fatti propri e, contemporaneamente, bisogna riconoscere le proprie criticità e, una volta individuate, cancellarle. In questo modo, riusciamo ad implementare quei punti di forza che invidiamo negli altri.
Ecco la ricetta, ma ricordiamoci di interrogarci sempre sul nostro stato emotivo. L’importante è essere completamente sinceri con noi stessi, altrimenti ci faremmo solo del male aggravando il nostro stato psichico. Accettarsi come si è ed imitare gli altri con criticità, mettersi in gioco!
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