METODI semplici PER EVITARE DI CREDERE ALLE FAKE NEWS
Una volta ogni tanto l’obbligo di dover frequentare un corso di aggiornamento, si è
rivelato di grande interesse: mi riferisco ai corsi obbligatori per gli iscritti all’albo dei
giornalisti (pubblicisti e non) che hanno la necessità di dover ottenere 60 crediti
durante un triennio per poter rinnovare il loro tesserino. Questi crediti vengono
assegnati dopo aver seguito un corso online ed aver superato il test finale, oppure
attraverso la frequenza di corsi di informazione e aggiornamento in presenza, che
non necessitano di esame finale. L’offerta di corsi approvati dall’Ordine dei
Giornalisti è molto ampia, questi possono essere scelti all’interno di una vastissima
gamma di argomenti di attualità, di giurisprudenza, di normativa in generale, di temi
più disparati. Genericamente, si sottintende il fatto che un giornalista debba saper
fare il suo mestiere, conosca le leggi e sia al passo con i tempi per quel che riguarda
la cultura generale, le normative europee e quelle nazionali, le novità legislative e
tutte quelle specifiche informazioni ufficiali che riguardano l’aspetto deontologico di
questo mestiere. In parole povere, essere informato e non dire stupidaggini è
l’obiettivo primario per un giornalista che si rispetti.
SIAMO CIRCONDATI DA FAKE NEWS
Uno degli ultimi corsi che ho seguito trattava di un tema molto interessante,
tenuto da un docente, David Puente, che ha spiegato alcuni metodi per smascherare
una notizia falsa. Sembrerà assurdo ma spesso passiamo sopra alcuni sorprendenti
elementi chiave che ci permetterebbero subito di riconoscere al volo una notizia
falsa. Un esempio? Il docente ce ne ha fatti diversi ed ogni volta mi sono data della
sciocca per non aver colto la necessità di andare a verificare la notizia o la fotografia
ad essa associata. In effetti il fenomeno delle fake news tocca diversi ambiti e
soprattutto grazie alla stampa online come la nostra ed ai social media, una notizia
suffragata da una foto, ha la possibilità di diventare virale in pochissimi minuti, anzi
in alcuni casi si parla di secondi. Inoltre, cosa molto pericolosa per diversi aspetti
tutti molto nocivi, una foto o notizia falsa, va a ledere la reputazione del soggetto
ritratto, può diventare nociva per una carriera politica, ad esempio, oppure entrando in
ambiti giuridici e psicologici relativi ai diritti basilari delle persona, una notizia falsa
può danneggiare gravemente la dignità umana con tutte le conseguenze psico-
fisiche e legali che ne conseguono.
Il problema di queste fotografie che dilagano sul web, va annoverato tra i tanti
problemi legati ai programmi di intelligenza artificiale che si sostituiscono ai veri
umani in carne ed ossa. In base ad algoritmi e grazie ad alcuni data base che
contengono milioni di milioni di fotografie, i servizi di IA riescono ad assemblare dei
particolari che ricostruiscono le immagini dei personaggi famosi: costruiscono così
una foto dal nulla copiando ed incollando i vari pezzi: la testa, le scarpe, le mani.
ALCUNI PARTICOLARI CHE L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE ANCORA NON SA GESTIRE:
IL BIMBO PALESTINESE A SEI DITA
Incredibilmente sulle mani, l’IA ha ancora da imparare a fare bene il lavoro di
fakers, infatti, non riesce a considerare che ancora noi umani abbiamo solo cinque
dita! Due fake su tre riportano infatti sei o più dita per mano, e questo particolare
risulta subito evidente, peccato che nessuno di noi ci faccia caso! Un altro punto che
l’IA non gestisce bene è quello dell’altezza degli occhi: i programmi dei fakers,
mettono gli occhi sempre alla stessa altezza (misurata in base all’ovale del viso
standard) e questo sappiamo bene che in natura non è possibile, infatti, ognuno di
noi ha gli occhi più o meno vicini alla fronte o alle orecchie, non siamo tutti uguali!
Inoltre, spesso nei passaggi di incollaggio, la testa risulta sproporzionata rispetto al
corpo o anche lo sfondo non rispecchia la realtà di quel luogo. Insomma, in questo caso “l’Intelligenza”, poi tanto intelligente non è!
L’ ARRESTO DI TRUMP
Ad esempio, la notizia di qualche tempo fa dell’arresto di Trump, ci ha lasciato nel
dubbio: hanno arrestato veramente l’ex presidente americano? In effetti vedendo la
foto, la notizia ci lascia veramente interdetti! Anzi, nello specifico, si tratta di una
sequenza di foto che tutte le grandi testate hanno pubblicato. Ebbene durante la
lezione sulle fake news, ci sono state fatte notare delle discrepanze che in effetti
avrebbero potuto essere state notate subito avendo un occhio allenato: una mano
molto più grande dell’altra, il distintivo illeggibile dell’agente che lo arresta, alcuni
passanti sul fondo con facce sfocate, i cartelli stradali, le divise degli altri agenti. In
ogni foto della lunga sequenza vi è qualcosa di anomalo, di storto, di dubbioso.
L’intelligenza Artificiale, infatti, crea facce inesistenti e confonde i lineamenti in
modo da renderli irriconoscibili (anche perché spesso veramente non esistono ma
sono un mix di particolari assemblati da specifici algoritmi). Il titolo della foto era:
“Making pictures of Trump getting arrested while waiting for Trump arrest”
insomma il fotografo aveva subito dichiarato di voler “Fare immagini dell’arresto di
Trump mentre si stava aspettando l’arresto” già il titolo doveva esaurientemente far
intendere che erano foto totalmente ritoccate e non reali. Purtroppo, questo non è
bastato per non rendere la sequenza di foto virale.
David Puente lavora in una azienda specializzata nello svelare le false notizie o
fuorvianti, grazie al loro team di lavoro che fa un lavoro certosino con alcune
metodologie di ricerca, sono state infatti scoperte una serie immagini contraffatte
sulle quali era stata pubblicata ad hoc una sorta di scoop degno della più grande e
immediata fiducia. È grazie al loro contributo e alle loro ufficiali dichiarazioni di
falsità, che sono state segnalate parecchie immagini che altrimenti avrebbero fatto il
giro del mondo portandosi dietro milioni di creduloni: nel caso di questa foto falsa di
Trump, ci sono state ben 6,4 milioni di visualizzazioni!
Chi ha diffuso questa immagine ha mai veramente dato una occhiata ai particolari?
Cercate di guardare le gambe di Trump, dove sono? Ha tre gambe? Se sono quelle
tenute dalla mano del poliziotto di destra, hanno i piedi attaccati al rovescio!
Insomma, in questo caso come in quello di Putin, la cara signora IA, non ha seguito
le lezioni di anatomia umana e si è inventata un Trump mostro multiforme con
minimo tre gambe e piedi gettati alla rinfusa.
ALTRA FAKE NEWS: PUTIN INGINOCCHIATO DAVANTI A XI JINPING
Un’altra fake smascherata è la notizia a seguito della foto di Putin inginocchiato
davanti a Xi Jinping chiaramente falsa. In effetti bastava osservare la scarpa del
russo per capire che la foto era stata manipolata o addirittura creata artificialmente.
Il docente ha spiegato che ogni volta che si hanno dei dubbi sulla veridicità della foto
o della notizia diffusa, bisogna mettere in atto alcuni stratagemmi per smascherare
la fake news, intanto per prima cosa bisognerebbe cercare il nome dell’autore della
foto, capire chi l’ha scattata. In effetti, in questo caso non ci sono autori
ufficialmente dichiarati. Un secondo passaggio è quello di confrontare la foto con le
altre foto ufficiali scattate in quell’occasione e vedere se ci sono discrepanze:
bisogna andare a guardare i particolari confrontandoli con le foto ufficiali, qui era
evidente che la stanza fosse diversa da quella realmente usata per
l’incontro, altri mobili, altri tappeti, in pratica sarebbe stato facile smentirla. Un
secondo passaggio è quello di andare a controllare i particolari con un potente
ingrandimento che ci evidenzia le irregolarità e le criticità meno evidenti al veloce
sguardo: qui ad esempio, come abbiamo già detto una scarpa di Putin è deformata,
poi, la sua testa è irregolare, troppo grossa rispetto al resto del corpo. Facendo un
paragone con il resto delle foto ufficiali, si nota che le scarpe di entrambi, non
corrispondono a quelle effettivamente indossate in quell’occasione che sono nere e
non marroni. Il mondo del web si è scatenato alla pubblicazione di questa foto,
pensate che il commento più comune sulla falsa riga di questo tweet è stato: “ Il
cinese tiene Putin per le palle” una opinione che seppur credibile, non è altrettanto
comprovabile! Il fatto che sia vero o meno, che l’uno tenga sotto scacco l’altro, non
deve però essere convalidato ed accreditato dal fatto che sia girata questa foto
palesemente ricreata dalla Intelligenza Artificiale.
In conclusione, svegliamoci ed impariamo a discernere il vero dal falso e comunque:
occhio alle falsificazioni gente!