coscienza civile

Etica Ecologica, coscienza civile e riqualificazione Urbana

Nonostante siano stati avviati tanti progetti di riqualificazione urbana, chiunque passando per Roma, nota la presenza di zone che si riescono difficilmente a tenere sgombre da rifiuti.

Alcuni quartieri molto affollati risentono della insufficienza dei cassonetti. Qualche zona fuorimano viene addirittura  utilizzata come discarica a cielo aperto da persone di dubbia intelligenza. Questo gioca a sfavore di chi gestisce la nettezza urbana, perché si ha la netta impressione che si abbia  una grande difficoltà a conservare una certa pulizia e un minimo decoro delle strade.

Aggiungiamo poi le centinaia di migliaia di turisti che la visitano ogni anno e che rendono le cose ancora più difficili da gestire… Spesso anche per la quantità insufficiente di cestini getta rifiuti che rendono impossibile gettare qualcosa se si è a passeggio per strada.

Purtroppo, nonostante gli sforzi dell’azienda municipalizzata che gestisce la raccolta dei rifiuti, i risultati stentano ad essere percepiti dalla cittadinanza. Mancanza di personale? Mezzi che continuano a rompersi? Insufficienza di progetti vincenti? Poca partecipazione da parte degli abitanti? Non lo sapremo mai veramente.

C’è però un dato confortante, ed è la constatazione dell’esistenza di una popolazione resiliente, vigile ed attenta che ha evidenziato una serie di malfunzionamenti nella grande macchina dei RSU.

RSU RIFIUTI SOLIDI URBANI

I Rifiuti Solidi Urbani sono un problema di tante città popolose come Roma, anche se bisogna riconoscere che si fa tanto per riqualificare gli spazi deturpati, infatti sono molte le espressioni concrete di cittadinanza attiva. Semplici cittadini che lavorano per recuperare spazi verdi malcurati, parchi e giardini grazie a un sano senso di responsabilità e coscienza civile.

Sono volontari impegnati e meritevoli di lode, grazie al loro impegno sociale molte aree verdi vengono “bonificate”, pulite, e vigilate per evitare che ritornino ad essere sterpaglie incontrollate e che vengono utilizzate di nuovo come discariche a cielo aperto.

Roma Capitale | Sito Istituzionale | AMA il tuo quartiere, 6 e 7 luglio

Da plauso gli esempi di recupero di spazi come il Parco del Mandrione sulla Casilina, il parco della Borghesiana, il parco di Torpignattara e quello di San Lorenzo. Sono una prova eclatante di come un gruppo di cittadini sia riuscito a recuperare uno spazio verde abbandonato e lo abbia trasformato in un bellissimo parchetto.

Spesso le persone hanno un grande bisogno di essere aiutate a concepire il fatto che la città ci appartiene, è bella se la rendiamo bella, è pulita se non la sporchiamo, è vivibile se non la rendiamo invivibile con la nostra mancanza di cura per la cosa pubblica, che è “cosa di tutti.”

I DATI DELLA RACCOLTA RIFIUTI AMA Roma

Leggendo i dati raccolti da AMA tra il 2019 e il 2021, ad esempio, è emerso un fenomeno dilagante, che riguarda gli abbandoni di rifiuti in strada e che ci parla di circa 75mila rifiuti abbandonati sulle strade in prossimità dei cassonetti. Allo stesso tempo, sono incredibili anche i dati riguardanti le segnalazioni dei cittadini che reclamano un pronto intervento, la cifra si aggira intorno dai 60.000 nel 2022 per arrivare alle circa 100.000 segnalazioni del 2023.

La società municipalizzata romana che gestisce la raccolta dei rifiuti stila ogni anno le classifiche dei municipi più o meno virtuosi, quelli in cui si pratica la raccolta porta a porta e quelli che invece ancora non riescono a mettere a punto questo tipo di conferimento. Uno dei dati che mi ha fatto riflettere è quello delle centinaia di migliaia di segnalazioni che giungono all’AMA riguardanti gli abbandoni su strada dei rifiuti (più o meno ingombranti e gettati vicino ai cassonetti).

Leggendo anche le segnalazioni dei danneggiamenti dei cassonetti e dei cestini che vede un aumento di questi atti vandalici, si scopre che nel triennio 2021-2023 vi è stato un aumento del 7% l’anno. Da questi ed altri dati catastrofici, si evince che la popolazione è vigile e viva, chiede aiuto, protesta, informa, pretende un miglioramento della questione rifiuti.

SEGNALAZIONI DA PARTE DEI CITTADINI PER RIFIUTI ABBANDONATI

Questi reclami oggettivi, che raggiungono numeri elevati, mi hanno fatto riflettere sul fatto che il numero di cittadini che tende a denunciare questo tipo di comportamenti scorretti non è di poco conto. Manifestano una spiccata coscienza civile.

I numeri delle persone che segnalano malfunzionamenti e chiedono interventi è sintomo evidente di una cittadinanza che desidera una città più pulita, più curata e soprattutto desidera dei concittadini meno incivili.

Rifiuti, le mille discariche a cielo aperto che macchiano le periferie di  Milano - la Repubblica

Quello che vorrei mettere in evidenza da questo ragionamento è che ogni cittadino che ha sporto denuncia ed ha fatto un reclamo, è un cittadino mosso da una coscienza ecologica forte, che lo ha spinto a protestare, a scrivere, a telefonare a reclamare un concreto intervento di ripristino del decoro urbano. Ecco quindi, che sorge spontanea la domanda: abbiamo la ‘coscienza civile’ che siamo parte del problema? Questi numeri ci fanno ben sperare.

Il bene comune - La Community AziendaCondominio

Chiunque può diventare motore del cambiamento, semplicemente ascoltando la propria coscienza che suggerisce alcuni semplici passaggi chiave per collaborare e per intervenire personalmente in quello che è globalmente definito un passaggio epocale tra i più critici, ovvero quello della transizione ecologica.

Un concreto apporto per una corretta metodologia di differenziazione dei materiali riciclabili, è stata la constatazione di una popolazione vigile ed attenta che però, purtroppo, ha evidenziato un grande bisogno di essere aiutata a concepire un reale comportamento virtuoso.

Questa popolazione deve essere allenata a piccoli e semplici gesti utili non solo al conferimento e alla corretta differenziazione, ma soprattutto all’acquisto consapevole ed è per questo motivo che deve essere informata di quali sono i nuovi paradigmi ecologici, nell’ottica di una sana gestione delle migliaia di tonnellate di rifiuti prodotte dall’intera città.