Esprimersi in poesia è una conquista. Come chi segue questa rubrica avrà già notato, finora non ho mai inserito una mia poesia. Ho sempre parlato e commentato poesie di altri.
Non vorrei che pensaste che ho paura di affrontare il giudizio altrui: se così fosse non scriverei nessun articolo. È che in me prevale l’aspetto pedagogico, un po’ per deformazione professionale, un po’ per ammirazione sincera nei confronti di chi scrive poesia per scelta di vita.
Ieri …
In realtà in passato, per sana modestia e per innato buon senso, non ho mai pensato di saper scrivere versi dal carattere universale, ma piuttosto personali e forse per questo un po’ troppo lontani dal sentire comune. Non li ritenevo utili per gli altri.
Quando ho pubblicato la mia prima silloge avevo fatto leggere le mie poesie solo agli amici che ovviamente le trovavano belle, mentre mi aspettavo mi dicessero che fossero troppo generiche o ermetiche o troppo semplicistiche.
All’inizio le ho lette durante i reading poetici in una galleria d’arte e ho cominciato a ricevere inviti a vari eventi letterari. Partecipando ai primi concorsi letterari ho ricevuto menzioni di merito ma poi, con mia grande sorpresa, ho cominciato a vincere un terzo posto, un primo posto e da quel momento in poi non mi importa più se sono tra i vincitori: la mia battaglia contro me stessa era ormai vinta.
… oggi
Ora scrivo per il piacere di scrivere come era alle origini, decenni fa, quando scrivevo solo per me.
Oggi vi sottopongo la mia lirica: POESIA. Spero che quel che leggerete vi sollevi lo spirito. Perché è questo l’effetto che fa in me scrivere e leggere poesia.
Le poesie non sono merce di consumo: più ne leggi più vai avanti. No. Le poesie sono oasi di riflessione e riscoperta di sé. I versi vanno assaporati. Riletti dopo una prima lettura veloce. Letti lentamente per un secondo passaggio e se non ne siete ancora stanchi, vanno rivisitati per riscoprire nuovi nessi, nuove emozioni, significati sfuggiti nei primi passaggi.
O anche solo per assaporarne la musicalità.
Buona lettura.
POESIA
Poesia alberga nello spirito e
quale stupore sin dalla prima volta
quando scoperta va, avanza oltre le nenie
a rima baciata nelle filastrocche
sul cullare delle ninne nanne
raggiunge e trova sentimenti
e vita in attimi d’intuizione,
toccandoti con stuporosa malìa.
E la voce della poesia ti raggiunge
attraversa il silenzio, plasma il pensiero
quasi come fosse sempre in agguato
emerge quando non l’aspetti.
Arriva, sottolinea il momento
ne rivela sfumature e fragranze
catturandone per te il senso.
Se non sei veloce a coglierla
ti sfuggirà anche il ricordo
e tornerai da solo.
Quel che ne resta è pura nostalgia,
desiderio di poterla incontrare
ancora, ancora, ancora.
Poesia tratta da DIACRONICHE di Ivana Sorce – Le poesie nel tempo passato – Volume primo – Edizione Officine Culturali Romane ISBN 979-12-80807-01-4