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EPALE, piattaforma elettronica per l’Apprendimento permanente in Europa ed un progetto culturale realizzato nell’ambito di ‘Erasmus+ per l’educazione degli adulti’, approdano in Gran Canaria.

12 italiani esperti nell’educazione degli adulti sono sbarcati domenica 20 novembre u.s. a Gran Canaria.

Partecipanti attivi nell’attività di jobshadowing e scambio di buone pratiche nell’ambito di un progetto Erasmus+ che si chiama INSIDE (Insegnare agli adulti fuori e dentro il Carcere).

Il Job Shadowing è una delle opportunità per la formazione all’estero di docenti, insegnanti, formatori e professionisti. Letteralmente, Job Shadowing significa lavoro-ombra ed è finalizzato all’arricchimento in campo professionale, culturale ed umano dei docenti partecipanti.

Chi sono?

Tre Ambasciatori EPALE, un ex funzionario pubblico dell’istruzione, 7 docenti ed un formatore informatico.

Maria Teresa è una degli Ambasciatori EPALE nonchè Presidente dell’Associazione Happy Bridge a Roma .

Cosa sono gli Ambasciatori EPALE?

Sono formatori, ricercatori universitari, operatori, progettisti europei che hanno maturato esperienza nel settore dell’educazione degli adulti e sono stati selezionati tramite apposito bando tra gli esperti nazionali in materia.

Trattandosi di un impegno volontario, ciascun ambasciatore aderisce alla comunità in base alle proprie esperienze e disponibilità di tempo…

Epale è infatti una comunità multilingue di professionisti che si interessano dell’educazione degli adulti.

Perchè in Gran Canaria?

Gran Canaria offre buone possibilità di formazione per gli adulti, erogando diversi corsi scolastici attraverso il CEPA (Centro per l’educazione degli adulti) e l’EOI (Educacion Oficial de Idiomas).

Manolo Funes e Cristina Monti, i due responsabili dei centri che abbiamo conosciuto, ci hanno accolto in modo strepitoso.

racconta Maria Teresa e prosegue:

in Italia non abbiamo ancora un centro pubblico per l’apprendimento delle lingue, mentre la formazione degli adulti è più articolata.

Purtroppo è ancora carente in entrambi la formazione professionale.

Ce la faremo a migliorare?

E’ necessario abbassare la dispersione scolastica e far comprendere che l’istruzione è fondamentale per modificare in meglio la propria vita.

Potrà la scolarizzazione e la diffusione della cultura aiutare ad abbassare la recidiva del crimine?

La percentuale di presenza di criminalità in alcune zone è collegabile al grado di istruzione locale?

Quesiti che meritano una risposta ma soprattutto soluzioni ed azioni concrete volte all’accrescimento del coinvolgimento scolastico a tutti i livelli della società e senza distinzioni di età.

Articolo redatto in collaborazione con Maria Teresa Caccavale.