elisabetta C.

Bentrovati amici lettori di ‘Fuerteventura e dintorni‘!
La mia (nuova) rubrica come sapete raccoglie di tutto un po’ quello che riguarda Fuerteventura.
Tra questo e quello, tra storia, politica, attualità, arte e cultura, darò di “vez en cuando” uno spazio
per parlare e intervistare “un italiano a Fuerteventura” (si la rubrica nella rubrica, figo eh! Ndr).
Inauguriamo con una cara amica, un po’ comica un po’ artista, blogger, cuoca, stilista e chi più ne ha
più ne metta.
Dai toni che uso, capirete che è un tipo “abbastanza particolare” e che è molto conosciuta per i suoi
post comici su Facebook, dove ironizza e racconta i suoi aneddoti, in quel che è “vivere a
Fuerteventura, la vida en cholas” (così si chiama la sua pagina e il suo futuro BLOG di Betta).

Chi è Elisabetta C., da dove viene, che cosa faceva e cosa fa qui in Fuerteventura?

Nasco a Roma quasi 54 anni fa città dove per circa 25 anni lavoro nella moda diventando ben presto
direttrice di negozi di firme nel centro storico.
Una volta giunta qua a Fuerteventura ciò che per me è sempre stata una passione è diventata un
lavoro.
Pulire mi è sempre piaciuto (odio cucinare però) e mi sono quindi reinventata come ‘camarera de
piso’.

Cosa ti aspettavi e cosa hai invece trovato sull’isola?

A Fuerteventura giunsi con l’unica aspettativa di una vita assai più tranquilla e senza stress e debbo
dire che, dopo ben 9 anni, qua ho riscoperto cosa significhi rallentare i ritmi.

E’ cambiata la tua visione dell’isola da quando ci vivi?

La mia visione dell’isola? …siamo uno scoglio nel mezzo dell’oceano da dove è possibile però
ammirare distanze sconfinate.
Fuerte non mi ha mai fatta sentire come in trappola, anzi: mi fa sentire libera. Molte persone
soffrono di ‘Mal Di Isola’ -ovvero la paura di uno spazio confinato e delimitato in ogni lato dall’acqua-
Ndr.

Cosa cambieresti in questa isola se potessi avere la lampada di Aladino e 3 desideri?

Mi piacerebbe che Fuerteventura avesse un po’ più di servizi, giusto per poter avere più scelta
quando se ne ha necessità. O un ospedale in più visto che ne abbiamo solamente uno. È più case
dove poter vivere, poiché la situazione affitti è drammatica.

Quindi Elisabetta C., cosa riserva o speri ti riserva il futuro?

Sono sempre stata una persona che vive alla giornata quindi in virtù di ciò, non mi sono mai
‘raccapezzata’ sul futuro. Ovviamente spero nella benevolenza del fato per proseguire serena come
oggi. Sarà poi che prendo la vita sempre con il sorriso e ho una buona dose di ironia e

…mi tengo ben lontana da chiunque abbia ogni risposta in tasca.

Del resto io vivo come se non avessi neanche le tasche.

Il suo blog e la sua pagina ‘traspirano’ tutta l’ironia e la simpatia di Elisabetta (ricordate però che
pulcinella ridendo e scherzando diceva sempre la verità!!).


A prossimo numero mie cari lettori, che la vita vi sia leggera.