ecologia integrale

Ecologia integrale” è pensare alla “città ideale” e non deve considerarsi una operazione utopistica.

Lo sforzo delle amministrazioni locali deve rimanere focalizzato sul nuovo sistema di gestire e pensare alle proprie città in modo sostenibile. Tutte le grandi organizzazioni stanno facendo passi importanti in modo da adeguarsi agli obiettivi stabiliti dai vari accordi internazionali. Questa deve essere considerata una sfida da vincere e non un’utopia di cui sorridere, scettici e increduli del suo futuro successo.

Un cambiamento necessario

Lo “sguardo” richiesto dall’ecologia integrale è quello che permette di vedere la fattibilità del cambiamento necessario: Papa Francesco, nella sua lungimiranza, ci ha ricordato spesso nelle sue encicliche alcuni pilastri fondamentali dai quali partire per allenare la coscienza di ogni cittadino.

Il paradigma ecologico non può essere ridotto a una serie di risposte urgenti e parziali ai problemi immediati dell’inquinamento, del degrado ambientale e dell’esaurimento delle risorse naturali. Ci deve essere un modo distintivo di guardare le cose.

Ecco quindi, la necessità che l’ecologia diventi integrale

Un modo di pensare politiche, un programma educativo, uno stile di vita e una spiritualità che insieme generino resistenza all’assalto del paradigma tecnocratico.

Ecco quindi, la necessità che l’ecologia diventi integrale, diventi un “modo di pensare e di agire” stimolando gli esseri umani ad una reale conversione ecologica che tocchi ogni dimensione della vita. Per questo motivo è indispensabile acquisire un modus vivendi con una visione olistica che abbracci ogni cultura ed ogni luogo, dando potere generativo alle innovazioni e alle iniziative virtuose.

Una attenta analisi dello scenario sociopolitico del momento, ci offre alcune chiavi di lettura utili a comprendere quanto sia importante da parte delle amministrazioni territoriali, dare nuove speranze alle generazioni future.

Memento posterorum

Abbiamo ormai ben chiaro il fatto che ogni scelta fatta da noi oggi, ricadrà sui nostri discendenti, abbiamo capito finalmente che il nostro agire concreto in questo momento, avrà un riflesso sul futuro: sta a noi decidere se un riflesso positivo o negativo.