Il Colorante E120 prodotto “bio” dell’Arcipelago.
L’Unione Europea ha pubblicato tempo fa, nella sua Gazzetta Ufficiale, l’iscrizione definitiva del E120 nel registro comunitario dei “D.O.P.” denominazione di origine protetta la “Cochinilla de Canarias”.
Un riconoscimento europeo per questo prodotto dell’Arcipelago, l’unico paese al mondo che attualmente lo ha ottenuto con detto marchio di qualità.
Il Colorante Bio E-120 é un prodotto di origine animale che deriva dall’essiccazione naturale delle femmine adulte dell’insetto della famiglia del Dactylopius Coccus, tradizionalmente noto come ‘Cocciniglia’.
Una volta raccolto dalle lame di tunera (foglie dei cactus), essiccano l’insetto per poi ottenere -per estrazione- un colorante naturale E120 utilizzato per colorare tessuti, alimenti o cosmetici.
Storia del colorante E120.
La coltivazione della cocciniglia nell’arcipelago è introdotta nel primo trentennio del XIX secolo.
Dopo una delle crisi cicliche in agricoltura che coincise con il boom dell’industria tessile in Europa, si prese in considerazione la sostituzione delle colture di zucchero e vite, con quella dei coloranti, nella fattispecie, il carminio.
Sebbene attualmente la produzione sia stata notevolmente ridotta, in alcune zone delle Isole Canarie la sua coltivazione continua a svolgere un ruolo importante nell’economia locale.
Di generazione in generazione intere famiglie ne hanno tramandato il know-how, basato su un modello artigianale e naturale per ottenere il prodotto.
Perchè la Cochinilla delle Canarie è differente?
Nelle Isole Canarie ci sono diversi fattori che influenzano il carattere specifico ed esclusivo di questo prodotto. A differenza della cocciniglia ottenuta in altri territori, un unico ed originale tipo di insetto è coltivato nell’Arcipelago.
L’essiccazione è naturale, senza componenti chimici, usando solo il calore del sole presente quasi tutto l’anno. A ciò si aggiunge che il perfetto adattamento sia della pianta che del parassita alle condizioni del territorio, conferisce al prodotto caratteristiche di qualità, che si manifestano in bassa umidità e alta concentrazione di acido carminico, per questo motivo uniche al mondo.
Il potenziale della cocciniglia come colorante naturale ha un futuro economico esponenziale soprattutto ora che la regolamentazione internazionale relativa all’utilizzo di quelli artificiali si è notevolmente inasprita.
Questa coltura, inoltre, con bassi fabbisogni idrici, è effettuata in modo da rispettare l’ambiente, evitando anche l’erosione nelle aree rurali abbandonate.
Altro esempio simile é l’insetto parassita del Nopal da cui si ottiene un estratto di colore rosso detto ‘cremisi naturale’, usato come colorante per i tessuti per secoli.
L’Associazione degli allevatori di cocciniglia e gli esportatori delle Isole Canarie (Asociación de Criadores y Exportadores de Cochinilla de las Islas Canarias-Acecican) promuovono coloranti naturali, ricordando che
questi ‘additivi’ possono essere ritrovati quotidianamente anche in prodotti molto consumati come gli yogurt.
In Lanzarote c’è persino un piccolo museo: denominato ‘centro de la cochinilla‘.