Sabato 24 febbraio un gruppo di ragazzi ha scavato una fossa enorme nelle Dune di Maspalomas. Il motivo? Un video postato da due influencer che affermavano di aver nascosto una valigetta con 1000 euro in contanti proprio all’interno dell’area protetta.
L’accaduto
“Ci hanno dato 1000 euro per la promozione di un evento, e al posto di bruciarli in annunci in televisione li nasconderemo nell’isola di Gran Canaria. Il primo che li trova se li tiene”. Cosí annunciava il duo di youtubers Alvi-ent settimana scorsa. Dopo aver dichiarato che il denaro si trovasse nascosto nella sabbia della Riserva Naturale Speciale delle Dune di Maspalomas, decine di giovani sono accorsi con le pale per scavare un fosso gigantesco. Le immagini sono diventate virali sui social network, per la gioia dei due “promotori” e per fortuna, tantissimi sono stati i commenti di sdegno per quanto accaduto.
A seguito delle foto e dei video diffusi, la Giunta Comunale di Maspalomas ha inviato agenti del Medio Ambiente per investigare sull’accaduto e per preparare una denuncia che presenteranno alla Fiscalía.
Le dune di Maspalomas
Purtroppo non é la prima volta che le Dune di Maspalomas sono protagoniste di “attentati” contro l’ambiente. La stessa Giunta Comunale, attraverso la Consejeria de Medio Ambiente, ha presentato nel periodo tra Gennaio e Luglio 2023, circa 120 denunce per transito e accampamento in zone non permesse. La maggior parte erano multe di 150 euro, ma in alcuni casi si é arrivati fino ai 400 euro, come nel caso di produttori audio visuali che non avevano i permessi per registrare le immagini all’interno delle Dune.
É sconvolgente pensare che alle persone munite di pala, per lo piú canari, non importasse il fatto di distruggere un patrimonio naturale per una causa tanto banale e insulsa. Giá di per sé l’impatto umano e i diversi processi urbanistici hanno modificato l’ecosistema delle dune, che ogni anno perde circa 45.000 metri cubici di sabbia.
Le challenge
Ma non é il primo caso, e tanto meno sará l’ultimo, di scelleratezze compiute per un pugno di like. Basti pensare alle famose challenge che invadono i Social Network e che io definirei piú esperimenti sociali. Si tratta di video- sfida che coinvolgono sempre piú giovani che vengono invitati a compiere particolari attivitá, come la lip challenge o la Tide Pod challenge.
Nel primo caso la sfida era quella di ricreare l’effetto labbra operate attraverso l’uso di un bicchierino da shot. Tale prova prevedeva di posizionare le labbra all’interno del bicchierino e poi risucchiarvi l’aria all’interno di esso, creando una sorta di effetto sotto vuoto. Un’idea tanto semplice quanto stupida e pericolosa. Ma mai quanto l’altra challenge, dove si chiedeva agli utenti di mangiare delle capsule di detergente.
La dipendenza da like
Ormai per un pugno di like si é disposti a tutto!
Da ragazze sempre piú giovani che posano nude, a ragazzi che guidano a velocitá folli riprendendosi. Purtroppo si parla di una vera e propria ossessione per dei like, tanto da aver portato gruppi di psicologi a studiare questo fenomeno. Ed é stato proprio uno di questi, in una Universitá nel Nord del Carolina, a trovare una spiegazione scientifica nella sindrome del “like”. Infatti, ad ogni notifica segue un rilascio di dopamina, sostanza coinvolta nelle dipendenze. E quindi per molti, ricevere un mi piace o un nuovo follower crea una vera e propria reazione chimica che li rendono dipendenti dai social network, come per molti accade con la droga.