I Peggiori Disaster Movies della Cinematografia Americana
Il genere dei disaster movies, letteralmente i film catastrofici, mi ha sempre affascinato. Debbo riconoscere che ciò che mi attira maggiormente sono gli effetti speciali, ma non basta. Le dinamiche tra i personaggi debbono essere ben sviluppate e la trama dev’essere per lo meno verosimile.
Altro fattore importante, dal mio punto di vista, che causa ed effetti di queste catastrofi naturali, o indotte dall’uomo, abbiano delle solide basi scientifiche. Ovviamente la fortuna di un film dipende dall’accoglienza del pubblico, ma non tutte le produzioni riescono a lasciare il segno. Anche lo scritturare attori di riconosciuta capacità e fama non è una garanzia di successo. Ecco alcuni dei peggiori film catastrofici della cinematografia americana, che hanno deluso sia me, sia la critica, sia gli spettatori.
1. “The Day After Tomorrow” (2004)

Nonostante il suo intento di sensibilizzare sul cambiamento climatico, questo film di Roland Emmerich è stato spesso criticato per la sua trama irrealistica e per le rappresentazioni esagerate di eventi climatici estremi. La storia segue un climatologo, interpretato dal pur bravo Dennis Quaid, che cerca di salvare suo figlio durante una catastrofe globale, ma il mix di scienza e fiction non è all’altezza. Oltre ad essere poco credibile, a volte cade nel ridicolo. Emblematica la scena degli americani in fuga verso il sud che, per passare la frontiera, abbattono le recinzioni da loro stessi erette per tenere lontani gli immigrati clandestini messicani.
2. “2012” (2009)
Un altro film di Emmerich, “2012” è un esempio di come gli effetti speciali non possano salvare una sceneggiatura debole. La narrazione ruota attorno a un’apocalisse globale, non a caso coincidente con la ipersfruttata profezia Maya della fine del mondo, con eventi distruttivi che si susseguono in modo frenetico. Tuttavia, la mancanza di sviluppo dei personaggi e le situazioni forzate hanno reso il film più un compendio di esplosioni che una vera storia avvincente. Anche qui il cast ricco di attori del calibro di John Cusak e Oliver Platt , non è sufficiente a salvare il film.
3. “Geostorm” (2017)

Ecco un’altra produzione che mi ha deluso. Buona la premessa, satelliti che controllano il clima, verosimili le premesse che portano alla catastrofe, ottimi gli effetti speciali, “Geostorm” ha deluso le mie aspettative nella trama confusa e nei dialoghi, che sembrano usciti da un film degli anni ’50. Il cast è formato da vere star ma anche qui non è stato sufficiente. Al cinema poi il film è stato accolto con recensioni negative e ha fallito al botteghino: è costato 150 milioni di dollari e ne ha incassati poco di più, diventando rapidamente un esempio di come non si deve realizzare un disaster movie.
4. “Armageddon” (1998)
Il film ha raggiunto una certa popolarità grazie agli interpreti principali: Bruce Willis, Ben Affleck e la bellissima Liv Tyler, figlia del musicista Steven Tyler (Aerosmith). Quest’ultimo ha anche firmato la superba colonna sonora. I pregi di “Armageddon” finiscono qui. La rappresentazione poco realistica degli astronauti (neanche negli episodi di Star Trek del 1960 si era visto una simile superficialità) e il suo scadere nel melodrammatico, mi hanno lasciato con l’amaro in bocca. La trama ruota attorno a una missione per distruggere un asteroide in rotta di collisione con la Terra, ma le incongruenze scientifiche e la superficialità dei personaggi hanno reso per me il film più ridicolo che epico. Una menzione particolare per Steve Buscemi che come ricompensa chiede di non pagare più le tasse a vita…
5. “Twister” (1996)

Mentre alcuni lo considerano un classico, “Twister” per me è un susseguirsi stucchevole di cliché. Anche la trama risulta prevedibile. La storia segue una squadra di ricercatori di tornado che cercano di sviluppare un dispositivo per prevedere le tempeste, ma i dialoghi e le dinamiche tra i personaggi sembrano anche questi usciti da un film degli anni 50. Almeno quelli erano giustificati dagli anni in cui furono sceneggiati, nel 1996 decisamente no!
Questi 5 film hanno in comune sceneggiature deboli e l’uso di effetti speciali a volte da premio oscar, non sono stati sufficienti per farmi uscire dal cinema soddisfatto. Disaster movies da dimenticare.
Conclusioni
Non ho fatto cenno a numerose produzioni minori americane, fatte in economia, con effetti speciali ridicoli, come “Zodiac: il segno dell’apocalisse” del 2014 con la partecipazione di Cristhofer Lloyd, il mitico dDoc di Ritorno al Futuro. Mi rifiuto di commentare tali film: non sono disaster movies, ma movies disastrosi!