Giuliano Di Benedetti non è un personaggio noto a molti, eppure il suo contributo alla ricerca della Verità è stato veramente importante.

Osteggiato dalle istituzioni ufficiali, ha passato la sua vita a tentare di convincere le stesse a recuperare dai fondali del Lago di Nemi la terza barca che costituiva il tempio eretto da Caligola in onore di Iside e Diana.

L’architetto Di Benedetti era anche uno studioso di Dante e di Leonardo da Vinci. Del primo avanzò la teoria che la via Appia fosse la “diritta via” che veniva smarrita nel primo canto dell’Inferno, del secondo portò invece le prove, ricavate dalle cronache dell’epoca, che vollero il genio toscano impegnato nel Lago di Nemi, proprio per il recupero della terza nave di Caligola, andato a vuoto per la scarsità dei mezzi tecnologici dell’epoca.

Lo conobbi nel 2017, presentatomi da un’amica in comune, e ne rimasi subito affascinato!

Ma lasciate che ve ne parli meglio.

l’Architetto

Nato a Genzano di Roma, il 14 luglio del 1943, Giuliano di Benedetti era un libero pensatore e un architetto di prim’ordine. MI raccontò che si era dedicato anima e corpo al recupero del Castello Sforza-Cesarini di Genzano di Roma, lasciato nel più completo abbandono dalla giunta comunale, che lo aveva ereditato dai Principi.

Mi raccontò di come riuscì a recuperare non solo il palazzo ma, parzialmente, anche il giardino. Se oggi sono usufruibili entrambi e sono sede di manifestazioni, lo si deve esclusivamente alla sua caparbietà. I suoi familiari tentarono di dissuaderlo sia per il grande impegno economico cui aveva dovuto personalmente fare da garante in proprio, sia per l’opposizione, neanche troppo celata, dell’allora classe dirigente della città di opposta fede politica.

Malgrado ciò, riuscì quasi totalmente a completare l’opera. Rimase incompiuto il recupero totale dei giardini che, nelle sue intenzioni, avrebbero duvuto competere in bellezza e usufruibilità con quelli di Villa d’Este a Castel Madama.

Innamorato della sua città, ebbe modo di mostrarmi il suo progetto per la trasformazione della piazza principale di Genzano di Roma. La sua genialità non conosceva limiti!

Là dove oggi sorge un giardino pubblico, si sarebbe dovuta erigere una torre alta poco meno di cento metri, la Torre Cynthia, con in cima una piattaforma circolare, raggiungibile con un ascensore a vista. Lì avrebbero trovato ospitalità ristoranti, negozi e una terrazza per ammirare dall’alto tutto lo spettacolare panorama che dai Castelli arriva al mare.

Il Lago di Nemi e i suoi segreti

Ma quello che più mi affascinò di Giuliano fu la sua ferma coinvinzione sull’esistenza della terza nave di Caligola, a sua detta, ancor oggi sepolta nei fondali del Lago di Nemi.

Per chi non conoscesse la storia delle navi di Caligola, della stretta correlazione con il culto di Diana e di Iside, della “Damnatio Memoriae” cui fu vittima lo stesso Imperatore, rimando al mio prossimo articolo.

In questa sede vorrei invece rendere omaggio al mio amico, scomparso ad agosto del 2020 e del quale mi mancano i pomeriggi passati a parlare insieme, facendovi vedere una sua intervista su Dante, la Divina Commedia e il suo libro “La Via di Dante”, rilasciata ad Eterne Verita Channel.

Come accennato sopra, nel mio prossimo articolo parlerò delle navi di Caligola, in realtà delle chiatte, e a quale uso fossero state adibite, del perchè vennero distrutte.

Lunga vita e prosperità

Giampiero Sorce