Depressione e ansia? La pancia che è il nostro secondo cervello le registra! Può sembrare un’affermazione piuttosto assurda, ma è ormai dimostrato che l’apparato gastrointestinale è uno dei primi a soffrire quando abbiamo dei problemi emotivi.
Depressione e ansia – La maggior parte delle persone ansiose sperimenta mal di pancia, coliche, bisogno impellente di andare in bagno, nausea e mal di stomaco. Molte persone depresse hanno inappetenza e una digestione più lenta della norma.
Quando le sofferenze della pancia sono la conseguenza di turbamenti emotivi, gli esami di laboratorio prescritti dai medici portano ad esiti negativi (non c’è nulla che non funzioni nell’addome del paziente). I farmaci non curano in modo definitivo il fastidio. Il malato continua a lamentarsi per i disagi legati alla sua pancia e non sa come porvi sollievo.
Il caso di Matilde
Matilde, una ragazza che per tanto tempo ha sperimentato fastidiose coliche ed è riuscita a guarire con una breve psicoterapia.
Il sintomo di Matilde era un forte mal di pancia, presente quasi ogni giorno, che la costringeva a correre spesso in bagno. Matilde si stava curando con dei farmaci che le arrecavano sollievo momentaneo, ma non risolvevano in modo definitivo la situazione. Quei brevi stati di depressione si riaffacciavano comunque.
Matilde ha chiesto un aiuto psicologico su consiglio sia del medico di base che del ginecologo. Essi ritenevano che la giovane per stare meglio avrebbe dovuto risolvere alcune delle sue problematiche personali.
Il primo incontro
Quando conosco la paziente, ho l’impressione che la sua vita potrebbe essere molto soddisfacente. Ha solo ventisei anni, ma è già realizzata sia professionalmente che sentimentalmente. Matilde è laureata e fa l’insegnante, ha un contratto a tempo indeterminato. Da alcuni anni è felicemente fidanzata con Giuliano e il matrimonio è già un obbiettivo che rientra nella loro programmazione di vita. Inoltre, ha molti amici e tanti interessi legati sia alla sua professione che ad altri campi che comunque le suscitano curiosità e attenzione.
A prima vista, sembrerebbe che Matilde non abbia problemi, ma invece è sempre molto arrabbiata ! Questo stato la porta ad assumere uno stato di inquietudine perenne fino anche a momenti di depressione. La ragazza si descrive come una persona dal brutto carattere, che se la prende ogni volta che le sue aspettative vengono deluse. I principali motivi di delusione sono i suoi amici e sua madre.
Matilde, nonostante da tanti anni sia fidanzata con Giuliano, ha continuato a dedicare molte energie ai suoi amici. Si dice sempre disponibile a trascorrere del tempo con loro e ad aiutarli. Tuttavia ha l’impressione di non essere ricambiata allo stesso modo, specie da quando essi si sono fidanzati. Anche questo fatto le provoca leggeri stati di depressione.
Matilde ha anche delle divergenze con la madre, dalla quale si sente trascurata. La madre di Matilde, nonostante sia sposata da anni e si sia formata una sua famiglia, è ancora troppo coinvolta con i problemi della famiglia d’origine. Matilde non riesce ad accettare l’atteggiamento della madre, troppo spesso assente o preoccupata per questioni che invece non dovrebbero, secondo la figlia, più interessarla.
La rabbia di Matilde è comprensibile: si sente trascurata e le sue proteste non portano a nulla di positivo.
La terapia
La ragazza è ben disposta ad analizzare i suoi comportamenti, e questo la aiuta a capire quali siano le motivazioni per cui gli altri non si comportano come lei si aspetta, con la conseguente sua delusione.
Capisce che i suoi cari amici non hanno delle relazioni sentimentali felici come la sua con Giuliano perché hanno trovato dei compagni gelosi e non possono permettersi di dedicare liberamente del tempo a Matilde se non dietro il consenso del proprio partner. Matilde comprende che i suoi amici le vogliono bene esattamente come prima, ma sono cambiate le modalità di esprimere questi sentimenti e di trascorrere il tempo insieme.
Un discorso simile riguarda la mamma, che viene vista da Matilde non più come una madre disinteressata al benessere della figlia, ma come una donna molto preoccupata e impotente di fronte ai continui problemi che i suoi fratelli le causano.
Nel corso della terapia, aumentata la sua capacità di comprensione dei punti di vista degli altri, Matilde abbassa il livello delle richieste e le aspettative verso le persone care e, poco per volta, i suoi disturbi addominali spariscono completamente.
Nel corso dell’ultima seduta concordata, Matilde mi racconta entusiasta del suo recente viaggio a Lisbona con Giuliano. È stata molto bene e, nonostante fosse a volte contrariata su come il suo fidanzato avesse organizzato il viaggio, non ha mai avuto male alla pancia!
Un buon segnale della sua guarigione è stato il fatto che Matilde si sia addirittura dimenticata di mettere nel suo zaino le pastiglie per i suoi fastidi addominali.
Conclusione: verso una qualità di vita migliore
Decidiamo insieme di sospendere la terapia, ma dopo un paio di mesi Matilde vuole rivedermi per una sola seduta. Mi racconta che con Giuliano hanno deciso la data del matrimonio e che ora ci sono altri motivi per agitarsi nuovamente. Tuttavia, anche se Matilde è ansiosa soprattutto per i tantissimi preparativi matrimoniali, avendo cambiato il suo modo di porsi, riesce a gestire la sua agitazione evitando che questa possa prendere il sopravvento e si trasformi in un terribile mal di pancia.
Matilde mi ringrazia e coglie l’occasione per invitarmi al matrimonio.
Per i curiosi: sì, ci sono andata con il mio compagno! Gran bella cerimonia. Il regalo: preso dalla sua lista di nozze, le tende del salone.
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