vie urinarie

Le vie urinarie costituiscono un complesso sistema suddiviso in alte vie urinarie (due reni e due ureteri) e basse vie urinarie (una vescica e un’uretra).

Le vie urinarie producono l’urina (reni), la inviano (mediante i due ureteri) alla vescica (che la contiene) e la espellono (tramite l’uretra).

L’urina viene prodotta dai reni che sono organi filtratori e servono a ripulire il sangue dall’urea e dalle sostanze tossiche e scorie raccolte dai tessuti. Naturalmente il colore può essere più o meno intenso dipendendo da cosa viene ingerito e, addirittura, può assumere colori diversi da quello abituale (generalmente giallognolo).

Una volta formata, attraversa gli ureteri, viene raccolta nella vescica dalla quale viene espulsa all’esterno passando uno stretto canale chiamato uretra.

La lunghezza dell’uretra è ciò che differenzia l’apparato urinario maschile (15-18 cm) dall’apparato urinario femminile (4-5 cm).

L’apparato femminile, a causa di queste piccole dimensioni, è molto più soggetto alle infezioni delle vie urinarie come l’uretrite o la cistite. Quest’ultima è, per la maggioranza dei casi,  provocata da batteri fecali presenti nell’intestino che raggiungono la vescica dove si insediano proliferando. Nella donna la vicinanza dell’ano alla vagina e all’uretra facilita ulteriormente il passaggio di questi batteri alla vescica.

Nell’uomo è molto più frequente la prostatite, infiammazione a carico della prostata, ghiandola che si trova al di sotto la vescica e che circonda l’uretra. Quando il tessuto prostatico è infiammato aumenta di volume e va a comprimere l’uretra, rendendo difficile il passaggio dell’urina e lo svuotamento della vescica.

Queste infiammazioni, oltre che tramite i consueti prodotti farmaceutici, possono essere curate e almeno alleviate tramite l’uso di erbe mediche.

Di seguito vengono indicate le piante più idonee e maggiormente indicate dalla scienza per la cura fitologica delle infiammazioni delle vie urinarie che abbiamo indicato.

Le piante

Betulla – È un albero di 18-25 m, rami sottili, corteccia biancastra. La betulla è diffusa in Europa. L’infuso delle sue foglie è consigliato per la cistite, ma anche è diuretico e antisettico.

Lavanda – È una pianta perenne, sempreverde (60-100 cm), con foglie lineari lanceolate verde-grigiastro. I fiori viola sono profumati, raccolti in spighe. Il suo olio essenziale è attivo come antisettico delle vie urogenitali. L’infuso e la tintura vengono usate per la cistite e in caso di leucorrea (perdite bianche vaginali) si possono effettuare delle irrigazioni nella vagina.

Ononide – Cespuglio spinoso con i margini delle foglie leggermente dentati. Fiorisce tra la primavera e l’estate, con fiori rosa. Essa è utilizzata come una pianta diuretica utile per agevolare l’espulsione dei calcoli sia renali che vescicali.  Il decotto, l’infuso o la tintura sono usati per le cistiti e, in generale, per depurare e contrastare le infezioni dell’apparato genitale ed urinario.

Uva ursina – La pianta (arbusto di 30 cm) cresce spontaneamente nei Paesi continentali dell’Europa Settentrionale ed è indicata per specifica attività disinfettante delle vie urinarie. I fiori sono rosati e compaiono in primavera-estate. Esiste in tintura, infuso e decotto per diarrea, nefriti, cistiti, prostatiti, acute e croniche, utilizzando le sue piccole foglie sempre verdi.

Scarsi risultati dà per le uretriti e per l’ipertrofia prostatica degli anziani. Sconsigliata alle donne in gravidanza.

Erica – È un piccolo arbusto (70 cm) con piccole foglie. I fiori di colore rosa compaiono in estate-autunno. Si trova facilmente in montagna. Questa pianta è un ottimo antisettico delle vie urinarie, oltre che diuretica e antidiarroica. Con essa si può fare il decotto o l’infuso contro la cistite, per favorire l’eliminazione degli acidi urici e, in genere, per tutte le infezioni delle vie urinarie e per la loro depurazione.

Altri composti per il trattamento delle infiammazioni delle vie urinarie

Infuso di corbezzolo – Fate sbollentare 10 g di corbezzolo (foglie) in 2,5 dl di acqua per 2-3 minuti e lasciate riposare per 15 minuti. Filtrate e bevetene una tazza al mattino a digiuno. Utile nei casi di tutte le affezioni alle vie urinarie e particolarmente anche per la cistite e la prostatite.

Decotto di malva – Ponete 40 g di malva (parte aerea) e 20 g di erica (sommità fiorite) a bollire per 10 minuti in 1 l di acqua, quindi filtrate. Consumate tre tazze di questo decotto al giorno, (mattino, pomeriggio, sera) sempre lontano dai pasti. Utile per la cistite.

Infuso di ciliegio selvatico – Bollite una manciata di ciliegio selvatico (peduncoli spezzettati) in 1 l d’acqua per 10 minuti, quindi filtrate. Consumatene due tazze al giorno lontano dai pasti. Utile per la cistite. Continuate la cura per 15 giorni.

Infuso di ortica bianca – Versate 1 l d’acqua bollente su un cucchiaio di ortica bianca, un cucchiaio di erica, un cucchiaio di parietari e un cucchiaio di coda cavallina. Lasciate riposare per 10 minuti e poi filtrate. Bevetene 4 tazze nell’arco della giornata: utile per la cistite.

Decotto di ononide – Fate bollire a fuoco lento per 10 minuti 40 g di ononide (radici frantumate ed essiccate) in 1 l d’acqua, quindi lasciate riposare per 15 minuti. Consumate due tazze al giorno lontano dai pasti, utile per la renella, cistiti e calcoli alla vescica. Lo stesso decotto è un eccellente depurativo per combattere le affezioni dell’apparato urinario. Si può usare per fare i gargarismi.

Infuso di betulla – Mettete in infusione una manciata di betulla (foglie) in 1 l d’acqua bollente e fate riposare per mezz’ora. Bevetene tre tazzine al giorno, utile per la renella o cistite.

Vino di borsa del pastore – Pestate 150 g di borsa del pastore (pianta fresca) e ponetela a macerare in 1 litro di buon vino bianco per 8-10 giorni, agitate spesso durante la macerazione e poi colate. Prendetene due-tre bicchieri al giorno, utile per la renella.

Decotto di gramigna e bardana – Fate bollire 1 cucchiaio di gramigna e 1 cucchiaio di bardana in 1 l d’acqua per 15 minuti, poi filtrate. Bevete tutta la dose nell’arco della giornata, possibilmente lontano dai pasti, in caso di uricemia.

Fonte e immagini: Biohealth Italia.