O RINUNCIAMO AD ATTRAVERSARE IL PONTE CHE CI AIUTA A COMUNICARE E A CONOSCERE GLI ALTRI?
Coltiviamo la curiosità?
Le rubriche di Arcipelago Canarie ci offrono l’opportunità di restare curiosi, di conoscere nuove realtà e recuperare antiche testimonianze. La curiosità reciproca aiuta a porre le basi del riconoscimento e dell’accettazione della naturale diversità che ci caratterizza.
Così come i popoli antichi ci hanno testimoniato: genti che venivano da lontano si installavano, fondendosi e a volte soppiantando le popolazioni autoctone in territori che poi li assimilavano. E, sempre negli stessi luoghi, di nuovo questo evento si ripeteva con altre popolazioni in movimento in un ciclico rimescolamento.
Il modo di trasmettere l’esperienza di chi c’era prima di fatto si ritrova nelle culture e nelle tradizioni. E c’è chi le tradizioni le mette in discussione, chi ne crea di diverse e nuove.
La curiosità
Come fare per restare curiosi in poesia?
Ho pensato di cercare versi in lingua spagnola che possano incuriosire i lettori e al contempo stuzzicare la riflessione sul fare poesia. Questo perché la poesia è un ponte tra due mondi. Sono convinta che la poesia non è solo un insieme di rime baciate o rime sparse: è un atto creativo.
La poesia è un ponte lanciato tra due mondi
La poesia è un ponte lanciato tra due mondi: quello delle parole e quello dei pensieri e dei ricordi. Ogni qual volta costruiamo e attraversiamo questo ponte, inventiamo un nuovo ricordo, doniamo un nuovo senso alle cose e ai pensieri che quelle parole èvocano.
È come una carezza per lo spirito che, paziente, attende chi lo sfiori e in questo passaggio verso la verità e la bellezza, rivela il suo essere. Per questo motivo la poesia è in noi, in tutti noi.
Creatività e curiosità. Un cocktail esplosivo! E quindi è il momento di agire: coltiviamo la curiosità!
I versi
VIGILIA DI RESTARE di Juan Vicente Piqueras
È tutto pronto: la valigia,
le camicie, le mappe, la speranza di una vita.
Mi sto togliendo la polvere dalle palpebre.
Ho infilato nel lembo del bavero
la rosa dei venti.
Tutto è pronto: il mare, l’aria, l’atlante.
Mi manca solo il quando,
il dove, un diario di bordo,
le carte delle maree, i venti propizi,
il coraggio e qualcuno che sappia amarmi
come io non amo me stesso.
Il vascello che non esiste, lo sguardo,
i pericoli, le mani dello stupore,
il cordone ombelicale dell’orizzonte
sottolineano questi versi sospesi…
È tutto pronto: seriamente, invano.
VISPERA DE QUEDARSE
Todo está preparado: la maleta,
las camisas, los mapas, la fatua esperanza.
Me estoy quitando el polvo de los párpados.
Me he puesto en la solapa
la rosa de los vientos.
Todo está a punto: el mar, el aire, el atlas.
Sólo me falta el cuándo,
el adónde, un cuaderno de bitácora,
cartas de marear, vientos propicios,
valor y alguien que sepa
quererme como no me quiero yo.
El barco que no existe, la mirada,
los peligros, las manos del asombro,
el hilo umbilical del horizonte
que subraya estos versos suspensivos…
Todo está preparado: en serio, en vano.
Da “Presagios”, in “Palmeras”, Disputaciòn Provincial de Màlaga, 2007
La traduzione in italiano è mia, ovviamente. Al prossimo incontro.
Ivana Sorce