cava

Il Cava è il tradizionale spumante spagnolo prodotto con metodo classico. Il nome fu adottato dalla Spagna nel 1970 in sostituzione del precedente termine Champaña. La parola proviene dal Catalano e significa cantina.

La storia racconta

Il Cava ha avuto origine in Catalogna, nella città di San Sadurni d’Anoia. La storia racconta che tale tipo di vino trovò la luce casualmente a causa di fortunate azioni realizzate sui mosti. José Raventos produsse il primo metodo classico spagnolo nel 1872.

La Catalogna all’epoca era una terra di robusti vini rossi, ma dopo che la fillossera decimò i vigneti (1880), i vignaioli ripiantarono i terreni con Macabeo, Parellada e Xarello, la triade alla base dei Cava. Sebbene sia il Macabeo (conosciuto anche come Viura) il vitigno più usato nell’assemblaggio è l’autoctono Xarello a donare la classica nota erbacea al vino.

Oltre a questi classici vitigni, l’utilizzo di Chardonnay, Pinot Noir, Garnacha, Monastrell e Trepat conferisce diversità e preziosità nei vini prodotti.

Proprietà per essere uno spumante Cava

Non tutti gli spumanti spagnoli lo sono, quelli che hanno acquisito il titolo di Denominazione di Origine della Cantina che comprende 159 comuni in dieci province. I territori di Álava, Badajoz, Girona, La Rioja, Lleida, Navarra, Tarragona, Valencia e Saragozza producono questo tipo di vino.

Le sue caratteristiche bollicine prodotte da un particolare processo di elaborazione, il metodo champenoise, gli hanno conferito un posto speciale sulle tavole degli spagnoli.

Affinché un vino sia considerato Cava, deve soddisfare una durata di invecchiamento minima di nove mesi. A 15 mesi diventa una riserva e a più di 30 mesi una grande riserva.

Scegliamone uno

Il Tantum Ergo Rosé, prodotto esclusivamente con pinot nero Requena e fermentato in grandi botti di rovere e con un invecchiamento minimo di 18 mesi, ha affascinato gli intenditori che l’hanno scelto come il miglior cava spagnolo. La sua gradazione alcolica è di 12% vol.

Un grande successo per il settore vitivinicolo della Comunità Valenziana (3° posto della Denominazione di Origine di Valenzia e 3° posto nella categoria Vino dell’Apocalisse 2018).

Come gustarlo: consigli per il servizio e la conservazione

Per apprezzarlo appieno, è importante servire e conservare correttamente la bottiglia. A differenza del prosecco, che va gustato giovane, il Cava trae beneficio dall’invecchiamento, soprattutto nel caso delle bottiglie Reserva e Gran Reserva. Ecco alcuni consigli per servire e conservare le bottiglie di Cava

  • Temperatura di servizio: servire il Cava ben freddo, a circa 4-7°C. In questo modo si esaltano le sue qualità rinfrescanti e si mantengono le bollicine.
  • Bicchieri: usare un flute o bicchieri simili per addensare gli aromi e far risaltare le bollicine. Evitare i bicchieri larghi e poco profondi per non disperdere rapidamente le bollicine
  • Conservazione: conservare il Cava in un luogo fresco e buio, idealmente a una temperatura costante di circa 13 °C. Assicurarsi che le bottiglie siano conservate su un lato per mantenere il tappo umido e impedire l’ingresso dell’aria.

Una breve classificazione dei Cava

  • Cava (de Guarda): invecchiamento minimo di 9 mesi, disponibile in tutti i livelli di dolcezza. Questa categoria comprende la maggior parte dei Cava prodotti.
  • Cava Reserva (de Guarda Superior): invecchiamento minimo di 18 mesi, disponibile in tutti i livelli di dolcezza. Questi vini hanno una maggiore complessità e profondità grazie al prolungato periodo di invecchiamento.
  • Cava Gran Reserva (de Guarda Superior): invecchiamento minimo di 30 mesi, disponibile solo nelle versioni Brut Nature, Extra Brut o Brut. Questi Cava sono ricchi e complessi, con pronunciati sapori autolitici come tostatura e noci.
  • Cava de Paraje Calificado (de Guarda Superior): invecchiamento minimo di 36 mesi, disponibile solo nelle versioni Brut Nature, Extra Brut o Brut. Questa categoria rappresenta l’apice della qualità del Cava, prodotto da vigneti specifici ed eccezionali.

Abbinamenti con le pietanze

La versatilità di questo vino lo rende un ottimo compagno per un’ampia gamma di piatti.

  • Tapas: si abbina perfettamente a tapas spagnole come patatas bravas, jamón ibérico e gambas al ajillo.
  • Frutti di mare: ottimo con le ostriche, pesce alla griglia e paella con la sua acidità e le sue bollicine.
  • Formaggio: esalta il Manchego, il formaggio di capra, il parmigiano e le sensazioni violente provate il pecorino romano.
  • Cibi fritti: elimina l’untuosità di calamari, pollo fritto, tempura e persino patatine.
  • Piatti piccanti: bilancia il calore delle cucine messicana, tailandese e indiana.
  • Dessert: gli stili Semi Seco e Dulce si abbinano bene a crostate di frutta, crème brûlée o dessert al cioccolato.

Il futuro del Cava: sostenibilità e pratiche biologiche

Molti produttori di Cava stanno adottando pratiche agricole biologiche e biodinamiche concentrandosi sulla sostenibilità ambientale. A partire dal 2025, le categorie di Cava di livello superiore come Cava de Paraje Calificado richiederanno la certificazione biologica, a testimonianza dell’impegno verso la qualità e la responsabilità ambientale.