Ci sono circa 800 milioni di cani nel mondo, dei quali più della metà sono addomesticati. Infatti, al contrario di altri animali a rischio estinzione, questa specie è tra le più protette. Ma i cani non sono né i gli animali più intelligenti, né tanto meno da un punto di vista biologico, i più prossimi alla razza umana. Allora perché è proprio il cane ad essere considerato il migliore amico dell’uomo?
Le origini dei cani: i lupi.
Il cane è stato il primo animale ad essere addomesticato. Come molti di noi sapranno, questa razza si è evoluta a partire dai lupi. La domanda sorge spontanea: come hanno fatto gli antichi ad entrare in contatto e successivamente ad addomesticare una delle specie animali più aggressive e pericolose della Terra? Varie sono le teorie, tra cui quella dell’ipotesi saprofago: gli uomini davano ai lupi gli avanzi di carne. Quest’ultimi con il tempo iniziarono ad associare la figura dell’uomo a qualcosa di positivo, creando un rapporto basato sul semplice scambio di favori: cibo da una parte e protezione contro eventuali animali selvatici dall’altra. Convivendo per generazioni con gli esseri umani, i lupi diventarono sempre più docili, fino a trasformarsi in una nuova razza.
I cani sono dei campioni nel linguaggionon-verbale. Nonostante la barriera linguistica hanno capito come comunicare con noi ed è forse ciò che li distingue principalmente dagli altri animali. Secondo uno studio svolto in un canile, i cani userebbero i tipici “occhioni dolci” solo con gli esseri umani, e solo quando in cambio vorrebbero qualcosa. E questo perché in noi la dolcezza sblocca un istinto di protezione che loro usano a loro vantaggio per ottenere una carezza o un croccantino. Inoltre sono capaci di comunicare stati d’animo e desideri attraverso il tipo di abbaio. Se si tratta di un abbaio acuto, il cane è felice. Se invece è di tono basso, significa che il nostro amico a quattro zampe è sulla difensiva, mentre nel caso di un abbaio ripetuto, può essere eccitato o stressato. Anche il ritmo è importante: se i latrati sono corti e ravvicinati, significa che il nostro cane sta cercando di mettersi in contatto con altri della sua specie.
Anche il linguaggio del corpo è di fondamentale importanza. In base alla posizione delle orecchie possiamo decifrarne gli stati d’animo (sottomesso, aggressivo…) così come i movimenti della coda, che sono un chiaro segnale dello stato emotivo di questi animali.
Il fiuto: lo strumento per conoscere il mondo.
Se da una parte possiamo raccogliere informazioni circa lo stato d’animo o di salute dei nostri amici pelosi grazie a questi segnali, è anche vero che quest’ultimi hanno un grande vantaggio che gli permette di fare esattamente la stessa cosa con noi: il fiuto. Quando I cani respirano, una parte dell’aria finisce in una camera adibita all’individuazione degli odori. A seconda della razza, il fiuto può essere dalle 10.000 alle 100.000 volte migliore di qualsiasi essere umano. Ciò permette loro di ricevere e analizzare informazioni su altri animali o sulle persone. Quando annusano la pipì di un altro cane infatti, possono capirne l’età, il sesso, perfino l’umore.
Possono percepire tutte le nostre sensazioni e in certi casi, reagire di conseguenza. Basti pensare a tutti i cani specializzati in assistenza, che salvano vite umane in mare, in montagna, con le forze dell’ordine, che guidano ciechi o bambini affetti da autismo. In questi ultimi casi, moltissimi genitori hanno affermato che i cani sanno riconoscere meglio di loro stessi le emozioni e le sensazioni che vivono i loro figli. Di conseguenza sanno come attuare, quando andare via, quando spingerli a sedersi se si sentono frustrati. In questi casi sono notevoli i benefici della pet therapy, la terapia basata sull’interazione tra gli animali e i pazienti.
Io e Argo nel 2016
L’empatia del cane: una dote che lo rende unico.
C’è stato un recente studio scientifico che mi ha lasciato sbalordita. Degli scienziati hanno fatto vedere a delle persone dei filmati destinati a far provare loro delle emozioni, positive o negative. Da essi è stato raccolto il sudore emanato durante le scene più forti che, in seguito, è stato fatto annusare ad un gruppo di cani collegati a dei monitor cardiaci. Se il sudore apparteneva ad una persona spaventata, i cani correvano via. Al contrario, se il sudore era provocato da una emozione di felicità, i cani iniziavano a fare le feste. Da questo incredibile esperimento si deduce che i cani sanno immedesimarsi nelle persone, e che cos’è questa capacità se non l’empatia?
Straordinaria nei cani non è l’intelligenza, ma la capacità incredibile di dare affetto.
Innamorati e disponibili.
L’ossitocina è l’ormone dell’amore, lo stesso che viene prodotto dai cani quando vedono i loro padroni. Ma avviene anche in noi uomini quando guardiamo negli occhi il nostro migliore amico a quattro zampe, proprio come in un rapporto tra innamorati vero e proprio.
-Io e Argo-
E quindi, perché proprio loro sono i migliori amici dell’uomo?
Ciò che distingue biologicamente i cani dai lupi è un gene legato alla disponibilità. Proprio per questo motivo i primi sono coinvolti in imprese eroiche volte ad aiutarci. Il super potere dei cani è proprio la disponibilità all’affetto, loro vogliono davvero proteggerci. Non esiste nessuna altra specie animale così.
Vorrei concludere questo articolo citando Argo , che vive qui con me alle Canarie, che è il re di casa e Lucky, il mio secondo fratello che ogni tanto viene a trovarmi nei sogni. Per me è stata una presenza costante nella mia infanzia e adolescenza, e non lo potrò mai dimenticare.
Lucky
Un cane non se ne fa niente di macchine costose, case grandi o vestiti fermati… Un bastone marcio per lui è sufficiente. A un cane non importa se sei ricco o povero, brillante o imbranato, intelligente o stupido… Se gli dai il tuo cuore, lui ti darà il suo. Di quante persone si può dire lo stesso? Quante persone possono farti sentire unico, puro, speciale? Quante persone possono farti sentire… Straordinario? “Yo e Marley”