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Il burraco in Gran Canaria...

Intervistiamo Stefania Bruno, Presidente dell’associazione CA.BU.I.: CANARIAS BURRACO INTERNACIONAL, per scoprire come vanno le cose a due anni di distanza…

Uno dei miei giochi di carte preferiti in assoluto é il burraco. Me l’ha insegnato mia nonna quando ero piccola ed é uno dei ricordi piú dolci che mi lega a lei. Giocavamo ore intere ascoltando le canzoni di Mina che mettevo su Youtube. “Vuoi fare una partita?” mi diceva, ed io non le ho mai detto di no. Mia nonna non c’é piú e giocare a burraco per me é anche una forma per onorare il suo ricordo. Per questo motivo sono cosí affezionata a questo gioco.

Il burraco non é solo un passatempo, é tradizione, é cultura.

É una scusa per vedersi, per stare insieme, per litigare e per fare la pace. Nel gioco trasmettiamo anche chi siamo. C’é chi raccoglie sempre, (come mia nonna, lei diceva testualmente “queste carte possono avere un avvenire”) chi tiene tutto in mano e chiude in una giocata (come mio fratello), chi preferisce mettere subito a terra senza aspettare di pescare carte migliori.

Tempo fa, avevamo annunciato la nascita della prima associazione di burraco in Gran Canaria e pubblicato un articolo a riguardo.

Stefania Bruno e suo marito Mariano Belviso insieme ad Orazio Ruggiero, sono i fondatori dell’Associazione Ca.Bu.I.

Hanno fatto di una passione un vero e proprio impegno settimanale che riunisce tanti italiani che vivono nell’isola.

Ma a distanza di due anni, come procede?

“Ciao Stefania. A distanza di tempo possiamo dire che l’associazione di burraco continua a riscuotere grande successo. Come ci si sente ad essere la pioniera di questo progetto?”

“Ciao Gioia, grazie per aver dato risalto a quella che é una bella realtá qui in Gran Canaria, e che accomuna tanti appassionati del gioco del burraco. Abbiamo intrapreso questo progetto due anni fa. Il nostro obiettivo era quello di creare una sede ricreativa che, purtroppo, al momento non siamo ancora riusciti a trovare per gli alti costi di locazione. Per cui utilizziamo vari locali dove trascorriamo le nostre ore di gioco. Ma questo é anche un bene, perché apportiamo movimento e ulteriori guadagni ai ristoratori che gentilmente ci ospitano. In linea di massima, posso dire che sono super soddisfatta dei risultati ottenuti.”

“Cosa é cambiato da un anno a questa parte?”

“Sicuramente il gruppo, che ha visto l’iscrizione di tanti nuovi partecipanti, il cui numero é sempre vario poiché alcuni non vivono stabilmente nell’isola, per cui partecipano solo in alcuni mesi. E sicuramente la coesione e l’unione tra gli iscritti, che cerchiamo di incentivare in vari modi. Infatti, oltre al burraco, sempre in collaborazione con i locali che ci ospitano, organizziamo serate d’intrattenimento musicale di cui si occupa mio marito Mariano come DJ. Serate il cui obiettivo é quello di divertirsi con musica e buon cibo.

Una novitá di cui vado orgogliosa, é il grandioso evento di burraco a scopo benefico svoltosi lo scorso febbraio nel locale “Ambas“, in collaborazione con l’associazione “El Abrazo“. Colgo l’occasione per ringraziare il Segretario di CA.BU.I., Orazio Ruggiero per l’impegno dimostrato nell’organizzazione dell’evento ed il presidente Sergio Calandra di ‘El Abrazo’, al quale abbiamo devoluto parte del ricavato, e Giuseppe Bucceri, presidente dell’associazione APICEC che ci ha omaggiato con una targa di riconoscimento. Tanti sponsor locali ci hanno aiutato nella realizzazione di questo torneo solidale che ha visto numerosi iscritti, e al quale a breve ne seguirá un altro.

Per quanto riguarda i partecipanti, invece, posso dire che molti, da timidi e impauriti quali erano, adesso affrontano tornei con padronanza, tanto da diventarne assidui frequentatori senza piú timore di giocare con chiunque.”

“E da qui a un anno che cosa cambierá?”

“La nostra intenzione é quella di continuare a crescere e portare avanti il nostro progetto. Siamo sempre disponibili a unire le nostre forze con quelle di chiunque abbia voglia di organizzare altre iniziative affinché tutti possano trascorrere momenti della propria vita dedicati a qualche scopo”.

“Su quali valori si basa per te il gioco del burraco ed in particolare la tua associazione?”

“Innanzitutto, per me il gioco del burraco si basa sul concetto di “gruppo“. Ad oggi mi rendo conto che non é sempre facile gestire laddove si tratta di adulti. E poi un altro aspetto per me fondamentale é quello delle regole. Oltre a saper giocare é necessario conoscere regole basilari sancite da un regolamento nazionale al quale poi ogni associazione apporta piccole modifiche ma che di base non alterano il gioco. E senza dubbio, il rispetto. Ci tengo a dire che ogni torneo puo’ avere risvolti spiacevoli e dettati dalle dinamiche del momento. Per far parte di un gruppo devi essenzialmente essere ligio al rispetto delle regole.

Associo il burraco ad una classe di alunni o a uno sport, dove c’é un insegnate o un arbitro che devono far rispettare il silenzio, l’educazione e le regole. In caso contrario c’é l’ammonizione e in casi estremi, l’espulsione.

Cosí come nello sport non puoi permetterti di lanciare una racchetta in aria o dire parolacce all’arbitro. Nella mia associazione non puoi lanciare le carte sul tavolo o imprecare se il compagno sbaglia o se l’arbitro decide secondo le regole. Partendo da questi esempi, a malincuore dico che ci sono stati diversi episodi di questo genere nel corso degli anni. Episodi che hanno visto protagonisti alcuni iscritti che, vuoi per la loro forma mentis, vuoi per arroganza, vuoi per protagonismo, ci hanno visto obbligati a dare sanzioni disciplinari a riguardo o a dover allontanarli in alcuni casi.

Sono consapevole che questo fa parte dei gruppi in generale… non puo’ essere tutto perfetto, sarebbe un sogno! Come organizzatori, sia io che Mariano, siamo obbligati a dover prendere posizioni risolute. Soprattutto cerchiamo di avere dei chiarimenti in seguito a situazioni spiacevoli per non creare dissapori all’interno del gruppo e per far sì che ogni incontro sia all’insegna dell’amicizia e della serenitá.”

“Immagino che la vostra associazione sia aperta a tutti. Se si, mi daresti qualche recapito per contattarti nel caso che qualche lettore sia interessato?”

“Certamente. Il nostro gruppo é aperto a tutti, anche a chi non sa giocare ma ha voglia di imparare. Siamo disponibili a fare incontri per poter insegnare meglio questo meraviglioso gioco. Abbiamo una pagina facebook a cui fare riferimento: “CANARIAS BURRACO INTERNACIONAL (CA.BU.I.)“. Inoltre vi lascio il mio numero di telefono, che é +34 658 12 78 47. Per chiunque voglia contattarmi e aderire al gruppo Whatsapp o per chiedermi ulteriori informazioni.”