bodies

Bodies è una miniserie di Fantascienza in otto puntate in onda sulla piattaforma Netflix dal 19 ottobre scorso.

La fortuna di questo prodotto è data dalla geniale mistura tra Fantascienza e thriller poliziesco. Ma andiamo con ordine.

La storia originale di Bodies è narrata in un omonimo fumetto (graphic novel la chiamerebbero gli anglosassoni) nel 2014-15 e scritto da Si Spencer con tavole di Dean Ormston, Tula Lotay, Phil Winslade e Meghan Hetrick. Quando uscì per le edizioni DC fu subito un successo e ora è stato riedito il 31 ottobre proprio in occasione dell’uscita dello sceneggiato.

lo sceneggiato

Nell’adattamento prodotto per Netflix il primo punto a favore è la scelta del cast.

Il protagonista di Bodies, nei panni di Elias Mannix, è Stephen Graham, famoso per Peaky BlindersThis is England e Snatch, mentre i 4 detective sono impersonati da Shira Haas , Jacob Fortune-Lloyd, Amaka Okafor e Kyle Soller, volti noti agli amanti delle serie in streaming.
Ottima anche la regia in coppia del regista tedesco Marco Kreutzpaintner e della regista cinese Haolu Wangdi.

Ma qual è il segreto del successo di Bodies? ricordate quando vi parlavo di ucronie e distopie? ucronia è la coesistenza nel tempo e nello spazio di realtà alternative, mentre distopia è una realtà diversa generata da un determinato evento, che cambia in modo significativo il futuro di una singola linea temporale.

Bodies rientra in quest’ultima categoria di racconti, ma non si limita a narrare una realtà alternativa, frutto esclusivamente dell’immaginazione dell’autore, ma crea un intreccio tra fatti e personaggi che modificano in corso d’opera la sequenza di eventi.

I corpi

Allo spettatore, come in tutti i Gialli che si rispettino, il compito di trovare i collegamenti tra gli avvenimenti che si intrecciano nelle quattro date in cui sono ambientati gli episodi. Quattro date 1890, 1941, 2023 e 2053 nelle quali lo stesso corpo appare nel medesimo vicolo di Londra.

Un corpo nudo, con una ferita all’occhio punto di entrata di una pallottola, ma nessun un foro di uscita e, ad aumentare il mistero, nessuna traccia della pallottola stessa.

Quattro detective alla ricerca della verità ed un personaggio principale al centro di un loop temporale in cui tutto sembra predestinato e senza possibilità di cambiamento.

“Il libero arbitrio non esiste” dice uno dei personaggi, non si può fare nulla per cambiare il passato. È questo in fondo il messaggio di questo racconto. Gli esseri umani non sono altro che marionette che recitano un copione già scritto e immutabile? o è possibile determinare il nostro futuro?

Il finale ci darà una risposta, non senza averci prima confuso e lasciati con l’amaro in bocca.

Vi lascio con il trailer della serie, sperando di avervi spinto a vederlo anche se non siete amanti delle serie televisive.

Lunga Vita e Prosperità

Giampiero Sorce

Immagini tratte dalla serie Netflix “Bodies”