Settimana scorsa ho deciso che nel mio nuovo articolo avrei parlato del Comune piú piccolo di Gran Canaria, Artenara. Facendo qualche ricerca ho scoperto che possiede esattamente 1032 abitanti, con una densitá di popolazione tra le piú basse in assoluto, di circa 15,44 abitanti per chilometro quadrato. Ma oggi non voglio annoiarvi riportando una mera descrizione di dati tecnici di questo centro tanto sperduto quanto incantevole. Voglio parlare di Artenara e del fascino che sprigiona. Infatti, come scoprirete leggendo, questo Comune è unico nel suo genere.
Per prima cosa, oltre ad essere il centro abitato piú piccolo di Gran Canaria, Artenara é anche quello situato piú in alto, a 1230 metri di altezza dal livello del mare.
Nonostante ció, anche se il suo paesaggio é composto prevalentemente da montagne, il suo territorio arriva fino alla costa, nelle zone di Tamadaba e Tirma, uno degli ambienti naturali meglio conservati. Vi consiglio vivamente di visitarli!
Ma passiamo agli aspetti che rendono Artenara un comune unico nel suo genere. Innanzitutto la zona. Artenara sorge nella Cumbre, la regione montuosa piú importante di Gran Canaria. Ció le permette di possedere senza dubbio il primato in quanto a miglior vista dell’isola. Infatti il Municipio si trova tra Roque Nublo e Roque Bentayga, due dei principali simboli dell’isola nonché Patrimonio Mondiale dell’Unesco dal 2019.
Se volete ammirare il panorama, vi consiglio due mirador che sono quello di Unamuno e quello del Corazón de Jesús, da dove si vede il famoso Cristo di Artenara. Di cosa si tratta? Di una scultura di 8 metri di altezza che rappresenta Gesú Cristo a braccia aperte, circondata da una distesa imponente di montagne.
Tutti quanti hanno sentito parlare del Roque Nublo, ma di Roque Bentayga invece?
Facendo qualche ricerca ho scoperto che non si tratta di una semplice montagna, ma di un vero e proprio centro spirituale degli aborigeni. E sará proprio questo il motivo per cui si respira un’aria carica di energia appena si entra ad Artenara.
Ed infatti qui siamo molto lontani dalle spiagge piene di turisti del sud. Il paesaggio intriso di hotel e ristoranti a cui sono abituata lascia spazio ad un’atmosfera senza tempo. Mi é piaciuto studiare questo municipio, dove sembra che tutti si conoscano, dove si parla un canario cosí stretto da risultare quasi incomprensibile. Artenara attira qualche turista, é vero, ma sembra di tornare indietro di cento anni visitandone le vie.
In un mio vecchio articolo vi avevo parlato della spiritualitá che caratterizzava i guanches, gli aborigeni del nostro arcipelago. Pare che siano vari i luoghi dell’isola dediti a riti propiziatori, luoghi che tutt’oggi in certe ricorrenze vengono visitati e utilizzati per scopi esoterici. Artenara é tra questi.
Sembra quasi che la gente del luogo sappia segreti antichissimi e inconfessabili, al sicuro lì in alto tra tutte quelle montagne. É difficile descrivere le sensazioni che si provano, le parole a volte non bastano. Ma se vi capiterá di passare di lì, capirete esattamente quello di cui vi sto parlando.
Un altro aspetto davvero interessante di Artenara é che circa il 93% della popolazione non vive in normali case, ma bensí in grotte. Quando dico che questo municipio sembra essere immutabile da sempre, mi riferisco proprio a questo. Infatti la gente del luogo preferisce vivere esattamente come facevano i loro antenati 700 anni fa. Ció li rende davvero orgogliosi, ma soprattutto ci da un’idea concreta di come dovessero vivere gli antichi abitanti dell’isola.
É possibile visitare “las casas cuevas” (come le chiamano qui) nel complesso archeologico di Acusa, dichiarato bene di interesse culturale e che rappresenta l’attrazione principale del municipio.
Si possono visitare altre casas cuevas anche nel Parco Naturale Pinar de Tamadaba, dove alcune grotte si sono convertite in agriturismo dove é possibile mangiare dell’ottimo cibo locale.
Per quanto riguarda le chiese, la principale é quella di San Matias, costruita nel 1630, e quella, ben piú caratteristica, della Virgen de la Cueva, detta anche Ermita de la Virgen. Quest’ultima é interamente scavata nella roccia, rendendola una delle chiese piú belle e caratteristiche di Gran Canaria.
E voi avete mai visitato Artenara?? Se si, fatecelo sapere nei commenti. Se invece é un no, spero che possiate trovare il modo di andarci, poiché non ve ne pentirete…