lanzarote

Appunti di viaggio vuole essere, come tutti i miei articoli del resto, uno spunto per spingervi ad approfondire l’argomento. In queso caso l’invito è a viaggiare e visitare tutto l’Arcipelago Canario.

Lanzarote è l’isola che ho scelto, ora che sono ufficialmente residente, come prima tappa del mio tour alla scoperta dell’Arcipelago delle Canarie.

Vale la pena ricordare, per chi ci legge ma non vive alle Canarie, che per i residenti esistono una serie di agevolazioni tra cui lo sconto per i trasferimenti per la Penisola e tra le Isole. (Doverosa precisazione sempre per chi non vive alle Canarie: per Penisola si intende la Spagna peninsulare per distinguerla dalla Spagna insulare, ovvero le Canarie stesse)

A questi sconti, che possono raggiungere anche il 75%, attualmente si aggiunge l’offerta della compagnia aerea locale CanaryFly.

CanariFly, infatti, sta pubblicizzando un’offerta altamente conveniente: se si decide di acquistare un volo con almeno un mese di anticipo, il biglietto per i residenti può costare anche 5€ a tratta!

Così “mocilla” in spalla, io e il fotografo di www.arcipelagocanarie.eu, Pasquale Colosimo, siamo partiti sabato scorso, 20 aprile, per un week end lungo alla scoperta di Lanzarote.

Quello che segue è una brevissimo elenco dei posti che abbiamo visto, quel tanto che basta per suscitare la vostra curiosità e spingervi a visitare Lanzarote. Non è un diario di viaggio, non voglio tediarvi con particolari quali trasferimenti, pranzi o cene qui o là: lascio a voi, una volta che abbiate deciso di visditare l’isola, scegliere come, quando e dove andare. Io vi offro solo il perchè!

la partenza

Il primo impatto con l’avventura inizia all’aeroporto di Gran Canaria: l’aeromobile è un ATR 42/72, bimotore turboelica, che ricorda un poco l’aereo del gruppo vacanze del ragionier Fantozzi: due coppie di sedili per fila, per un totale di una settantina di posti.

Ma nessuna paura: l’aereo è perfettamente in grado di coprire le brevi distanze che separano le isole dell’arcipelago. Dirò di più: i sedili e la distanza tra le file, sono decisamente più confortevoli di quelli delle compagnie che collegano le Canarie all’Italia e alla Penisola. Non potendo definirmi certo magro, più di una volta mi è capitato di non poter abbassare il tavolinetto perchè mancava lo spazio fisico per poterlo fare!

ARRECIFE

Dopo trenacinque minuti arriviamo all’aeroporto di Lanzarote che si trova ad Arrecife, la capitale dell’isola.

La prima cosa che salta agli occhi, anche dall’oblò dell’aereo, è che tutte le case sono dipinte di bianco. Non solo ad Arrecife, ma in tutti paesi sparsi sull’isola. Un contrasto netto con il nero della lava! Nella foto la passeggiata marittima del porto di Arrecife, dove in onore del mare, tutti gli infissi sono azzurri.

Nei miei appunti di viaggio, al primo posto c’è il Castillo de San Gabriel che sorge su un piccolo isolotto unito alla terraferma da due ponti di pietra, uno dei quali con tanto di ponte levatoio.

Il Castello, una fortezza in pietra del XVI Secolo che sostituì il precedente in legno, fu eretto contro i frequenti attacchi dei pirati barbareschi, corsari ottomani che partivano dalla vicina costa berbera. Dal 1972 è monumento nazionale e ospita al suo interno un museo storico, che purtroppo non abbiamo potuto visitare perchè il sabato apre solo la mattina.

TÍAS

Tías dista pochi km da Arrecife. La cittadina è molto carina, pulita (come tutta Lanzarote del resto) e con una graziosa chiesetta degli inizi dell’800 dedicata a Sant’Antonio. Come dicevo prima e come noterete dalla foto, anche qui gli edifici sono tutti bianchi, ma con gli infissi neri.

LAS GRIETAS

A poca distanza da Tías, ci siamo fermati ad ammirare Las Grietas, veri e propri canyon a fessura che ingioiellano la Montaña Blanca. Noi abbiamo visitato quello superiore, lasciandoci i due che arrivano al mare per la prossima escursione. Ma già così lo spettacolo è impressionante. Percorrere e inerpicarsi per queste formazioni è come ritrovarsi nella versione in miniatura dei canyon dell’Arizona!

MIRADOR DEL RIO

Puntando la bussola a nord dell’Isola, una menzione particolare la merita il Mirador del Rio, uno dei punti più belli dell’isola. Da qui la vista toglie veramente il fiato.

Dalla sua altezza, 400 metri slm, si può ammirare tutta la Graciosa, in predicato per diventare ufficialmente l’ottava isola dell’arcipelago. Nei miei appunti di viaggio, prendono posto anche altre due piccole isole. Infatti se spostiamo lo sguardo poco oltre la Graziosa, possiamo vedere la piccola isola Montaña Clara e sullo sfondo, poco più a destra, l’isola di Alegranza.

LAS SALINAS DE JANUBIO

Meno famose delle Salinas del Rio, queste saline sono situate nel comune di Yaiza, a sud-ovest dell’isola. Sono le saline più grandi di Lanzarote e sono attive ancora oggi grazie al sostegno dell’UE, che le ha dichiarate area naturale protetta.

MONTAÑA DE GUENIA

Questa montagna, un cono vulcanico generatosi all’incirca 50.000 anni fa, è stato un santuario astronomico e cerimoniale degli antichi abitanti di Lanzarote, i mahos o majos. Da un punto di vista archeo-astronomico, è un luogo unico al mondo: i majos potevano individuare con precisione le posizioni degli astri, come il sole e la luna e le costellazioni, in determinati momenti dell’anno e interpretarle sia da un punto di vista astronomico sia spirituale e religioso. Il monolito in foto è un esempio di queste conoscenze ataviche. Di questo sito vi parlerò comunque in uno dei miei articoli dedicati al mistero.

PUERTO DEL CARMEN

Se invece volete passare una gradevole giornata in spiaggia e siete i tipi che amano mangiare in riva al mare, allora la cittadina turistica di Puerto del Carmen è la meta giusta per voi.

Lungo la passeggiata abbondano sia i bar, dove consumare una jarra di birra ghiacciata, che i ristoranti multietnici. A voi la scelta.

Quello che abbiamo apprezzato di più noi è stato però il lungomare, con le sue calette e l’acqua cristallina.

EL GOLFO

Se non rimanete a bocca aperta quando andate a vedere el Charco de los clicos di El Golfo e la laguna verde formatasi nei resti del cratere formatosi dall’eruzione del Timanfaya (1730-1736), beh allora non so proprio cosa vi possa impressionare!

Il vento e la forza dell’Oceano Atlantico hanno rimodellato la bocca del cratere formando una laguna di circa cento metri di lunghezza. Il verde smeraldo, dovuto alle alghe che la colonizzano, contrasta con il nero della banchina di sabbia che la divide dal mare aperto. Quando si formò, la laguna venne colonizzata anche da un piccolo crostaceo, il clico, non più presente da due secoli, che diede appunto il nome al charco. La laguna si è formata e continua ad essere alimentata da infiltrazioni sotterranee.

IL PARCO DI TIMANFAYA

Sono tante altre le bellezze naturali che offre un viaggio a Lanzarote, tra queste però non può mancare la visita al Parco dei Vulcani di Timanfaya. Il nostro consiglio è di recarsi molto presto al mattino all’ingresso del parco per evitare di restare, anche per ore, in fila in macchina per entrare.

Una volta entrati, la visita inizia con una dimostrazione della potenza del vulcano, tanto per ricordare al visitatore che sotto i suoi piedi il calore del magma proveniente dal cuore della Terra è quanto mai vivo e vicino.

Guardate questo mio breve video di 30 secondi per rendervene conto voi stessi:

La visita al parco prosegue obbligatoriamente in pullman dal quale non è possibile scendere. Fare foto di qualità da dietro ai cristalli del pullman non è possibile, e quindi dovrete credermi sulla parola quando vi dico che lo spettacolo che la Natura offre in questa valle sormontata dalle bocche vulcaniche è unico al mondo.

Conclusioni

Quelle che vi ho appena presentato non sono che una parte delle attrazioni che offre Lanzarote. Mi accorgo solo ora di non avervi parlato de la Cueva de los Verdes, ad esempio, il tubo vulcanico lungo otto km che dal vulcano La Corona porta al mare e di cui ne sono visitabili circa uno e mezzo. La foto che segue è della strada che porta alla Cueva.

Magari ve ne parlerò la prossima volta, tanto torneremo a visitare Lanzarote quando avremo fatto il giro delle altre isole. Nel frattempo speriamo di avervi dato un assaggio che vi spinga a viaggiare per conoscere il nostro bellissimo arcipelago.

Lunga vita e prosperità

Giampiero Sorce e Pasquale Colosimo