Anne McCaffrey è stata una delle scrittrici più prolifiche e longeve dello scenario statunitense; ma era una scrittrice di fantascienza o di fantasy? proviamo a rispondere a questa domanda.
Gli inizi
Anne Inez McCaffrey nacque a Cambridge, nel Massachusetts, il 1º aprile del 1926. Era laureata in letteratura e iniziò a scrivere prestissimo ma la sua fama iniziò nel 1968 quando vinse il premio Hugo, tra l’altro prima donna a ricevere questo premio, con il romanzo breve “La cerca del Weyr”.
L’Annual Achievement Award for Science Fiction and Fantasy, meglio conosciuto come “premio Hugo” viene assegnato ogni anno in occasione del Word Science Fiction Convention (Worldcon), il congresso mondiale degli appassionati di fantasy e fantascienza. Il premio è stato istituito in omaggio a Hugo Gernsback, fondatore della prima rivista di fantascienza del mondo: Amazing Stories.
Fu proprio questo premio a farla conoscere al grande pubblico. La “cerca del Weyr” è il tassello fondante di un ciclo conosciuto come “il ciclo di Pern” .
Si tratta di una vera e propria saga composta da tre trilogie, diversi romanzi indipendenti e altri sette romanzi scritti a quattro mani con suo figlio Todd.
Il ciclo di Pern

Le storie narrate nel ciclo sono ambientate sul lontano pianeta di Pern, che McCaffrey pone nel sistema di Rukbat della costellazione del Sagittario. I suoi abitanti, discendenti dell’equipaggio dell’astronave che vi giunse in tempi remoti, conservano nei loro miti questa origine.
Infatti, la minaccia dei “fili”, un composto organico in grado di “sciogliere” le cellule, ha quasi fatto estinguere i primi colonizzatori. La lotta per la sopravvivenza, le poche risorse a disposizione, fecero sì che questi regredissero ad uno stadio della civiltà molto simile al Medioevo e che la storia delle loro origini andasse quasi perduta.
A suo tempo gli scienziati a bordo dell’Astronave tentarono di contrastare i fili creando, grazie alla manipolazione genetica, degli esseri viventi che bruciassero i fili prima che questi arrivassero a terra: i draghi.
Proprio la presenza di queste creature alate, capaci di sputare fuoco, di creare un legame psichico con i propri cavalieri, detti per l’appunto Dragonieri, ha generato l’ecquivoco che Anne McCaffrey fosse una scrittrice di Fantasy al pari del più famoso Tolkien e della sua saga della compagnia dell’Anello.

In realtà ciò è assolutamente inesatto e frutto di una interpretazione superficiale.
I Draghi di Anne McCaffrey non sono creature immaginarie, cugini di Elfi, Fate, Gnomi e quant’altro: sono il prodotto dell’ingegneria genetica del futuro.
La stessa autrice ebbe modo di affermare in una intervista:
Al momento i miei romanzi su Pern sono ambientati in una società tecnologicamente in regresso e in una condizione di minaccia continua. I periodi medievali, quando potenti Lord tenevano a bada le loro terre e la loro gente, sono solo un vago parallelismo. Su Pern è Lord Holders che tiene le fila del suo popolo, mentre i dragonriders si occupano in prima persona delle minacce. Direi che si tratta più di sopravvivenza che di società medievale. Insisto nel dire che i miei libri sono di fantascienza, in quanto i draghi sono stati costruiti biogeneticamente dagli ingegneri delle colonie precedenti partendo da forme di vita indigene – le lucertole di fuoco. Dovevano proteggere le colonie dai pericoli provenienti dall’alto.
Potete leggere l’intervista integrale a questo link: La signora dei draghi: Anne McCaffrey

Conclusioni
Come vogliate comunque definirla, una scrittrice di Fantasy o di Fantascienza, Anne McCaffrey è stata una pietra miliare nella storia di questo genere letterario.
Ricorderò qui anche alcuni dei suoi altri cicli:
- “la nave che cantava”, 13 tra racconti brevi e romanzi nei quali il protagonista è una astronave “viva” in simbiosi con il cervello di una ragazza nata deforme.
- “L’universo dei Talenti”, a sua volta composto dal ciclo di “Pegasus” e dal ciclo della “Torre e l’Alveare”.
- “Il pianeta dei dinosauri e il pianeta pirata.
E mi fermo qui, elencare più di cento titoli è impensabile.
Anne Inez McCaffrey, la Signora dei Draghi, ci ha lasciato il 23 novembre del 2011 a 85 anni. La vogliamo ricordare oggi, a poche settimane dall’anniversario, per onorarne la memoria.
Lunga vita e prosperità
Giampiero Sorce
PS: stavolta ho chiesto all’I.A. di regalarmi immagini di draghi su Roma. Il risultato è stato… affascinante!