Alessandro Zehentner, un italiano cosmopolita che è cresciuto portando le sue indubbie capacità in diversi Paesi dove il suo operato ha dato sempre risultati di notevole levatura sociale.

Alessandro ha origini istriane: la famiglia emigrò in Italia nel 1943 da Abbazia, una cittadina costiera della Croazia, abbastanza vicina a Fiume. Tutto il nucleo familiare si stabilì a Merano, in Alto Adige. Qui Alessandro è cresciuto frequentando regolarmente le normali scuole per la sua età. Sempre interessato, sin da giovane, alla questione politica e pubblica riguardante ogni tipo di classe sociale, ha scelto di frequentare l’Università di Urbino dove si è laureato in Sociologia e Servizio Sociale. Ha iniziato a farsi strada nel mondo del lavoro riuscendo in breve tempo ad arrivare ad assumere importanti incarichi sempre più prestigiosi.

La sua ascesa è dovuta principalmente alla sua facilità di trasferirsi in vari Paesi grazie alle diverse lingue che è in grado di parlare. Infatti mi ha confidato che: “Non ho mai avuto problemi anche perché ho la fortuna di parlare correttamente più lingue straniere. Inoltre, ho avuto anche la possibilità di avere ottimi collaboratori che mi hanno sempre supportato benissimo nelle varie sedi estere che ho frequentato. Il lavoro all’estero è comunque un plus, fornisce valore aggiunto, arricchisce di esperienza, non è certo una penalizzazione per i lavoratori anche perché, al giorno d’oggi, chi si sposta all’estero quasi sempre sa che tornerà in Italia nel medio-breve termine. Credo che non esista quasi più la emigrazione definitiva”.

Il lavoro all’estero

Nella mia intervista Alessandro aggiunge: “È dal 1997 che lavoro per grandi multinazionali, il lavorare all’estero fa parte della mia attività. Ho lavorato in Germania, Polonia, Marocco ed in Spagna per diversi periodi anche molto lunghi.

La sua attività non si è svolta solo in Europa, ma anche nelle Americhe ed in Africa.

Un aspetto interessante lo ha evidenziato quando gli ho chiesto come ha vissuto i primi momenti di vita all’estero. Mi ha confessato che: “Nel mio caso, provenendo da un settore che ci vede all’avanguardia in Italia, quello automobilistico, ho avuto modo di portare l’esperienza professionale in Italia e non viceversa. Ho avuto modo di insegnare molto ai miei colleghi più giovani ed alle decine di persone che hanno lavorato per me negli anni. Questa circostanza la considero una grande soddisfazione”.

Questa sua dichiarazione mostra quanto Alessandro sia una persona positiva, non solo, ma anche attenta, empatica, equilibrata e lungimirante. Ogni sua iniziativa non è mai stata impulsiva, ma sempre calcolata nella prospettiva di ottenere un risultato accrescitivo.

Gli ho chiesto poi come ha trovato l’accoglienza da parte del popolo spagnolo nei confronti degli italiani. La sua risposta è stata incoraggiante: “Gli spagnoli ammirano gli italiani e conoscono benissimo l’Italia e gli italiani. Le aziende italiane in Spagna sono moltissime ed anche queste contribuiscono, molto positivamente, ad incrementare ulteriormente la stima che gli spagnoli hanno nei nostri confronti.

Inoltre, mi ha fatto notare la particolare fortuna che hanno gli italiani che emigrano in Spagna: il vantaggio di poter raggiungere la Madre Patria nel giro di poche ore. Anche a prezzi ragionevoli. Questo elimina totalmente la questione della nostalgia del proprio Paese, sentimento, tra l’altro, giustificabile per chi dovesse emigrare in Australia o America Latina.

Il successo all’estero

La sua esperienza lavorativa è di elevata competenza. Ha lavorato presso la Seeber/Roechling (settore automobilistico), Johnson Controls (settore automobilistico), Lear Corporation (settore automobilistico ed elettronica), Cooper Standard (settore automobilistico).

La scelta politica

Alessandro Zehentner non soltanto si è rivelato un professionista di alto spessore nel mondo del lavoro assumendo alte cariche grazie alle sue indubbie capacità, ma anche si è sempre interessato all’ambiente della politica abbracciando i principi ispiratori di Fratelli di Italia (FdI). Una passione che lo ha sempre posseduto come mi ha raccontato:

La passione politica, che ho sempre avuto, dal lato professionale penalizza moltissimo in quanto si tende ancora a vedere le persone impegnate politicamente come dei potenziali avversari, sia nel lavoro che nella vita privata. Se sei una persona capace, ma esposto politicamente, verrai sempre attaccato da chi, in maniera miope (e succede spesso) tende a mescolare la vita professionale delle persone alla loro passione politica”.

Purtroppo è una sacrosanta verità: ancora la piccolezza di molti, la non capacità di ragionare con la propria testa perché imbottiti di slogan e devianti cantilene fanatiche, l’invidia e la gelosia, forse perché consci della propria limitatezza, vanno ad ostacolare l’opera positiva di chi è in grado di migliorare molte situazioni fallimentari.

La sua esperienza spagnola

L’attività recente di Alessandro si è svolta principalmente nella Spagna continentale, precisamente a Barcellona, dove la realtà assume aspetti diversi rispetto al resto del Paese.

Gli ho chiesto, allora, cosa ha trovato di inconsueto in Spagna (dove ha vissuto) rispetto al Paese d’origine…

Una risposta dalla spiccata italianità che contraddistingue anche la sua fede politica ed il suo orgoglio di essere un cittadino italiano: “Quando mi spostai in Spagna dall’Italia passai dal Trentino Alto Adige alla Catalogna, due zone simili sia per la grande tradizione legata al turismo, all’industria, alla buona amministrazione. C’è un però… la situazione catalana negli anni è peggiorata moltissimo per l’avvento del “catalanismo” troppo acceso e della stoltezza della folle battaglia per l’indipendenza, un qualcosa che non ha nessun senso, al giorno d’oggi, in Europa. Pertanto in Spagna non ho trovato un paradiso o un qualcosa di speciale, è l’Italia che è speciale e noi italiani, che abbiamo vissuto all’estero, siamo i primi a dire di essere fieri di aver apportato tanto nei Paesi esteri dove abbiamo potuto lavorare”.

La sua carriera lo ha portato ad essere il Presidente del Com.It.Es. (Comitato Italiani all’Estero) di Barcellona. Nominato il 30 giugno del 2017 ha intrapreso questo suo compito sempre con operosità ed onestà intellettuale. Alla fine del 2021, per i soliti intralci politici e cavilli discutibili lascia il Com.It.Es.

Personalmente, ho avuto modo di apprezzare la sua empatia nei confronti degli italiani che si sono rivolti a lui per avere aiuto, consigli e indicazioni. Sempre disponibile e aperto alle varie esigenze dei connazionali. Questa sua apertura l’ha fatto apprezzare dalla maggior parte di coloro che hanno avuto modo di fare la sua conoscenza.

Il ritorno in Italia ed un suo consiglio

Ora, Alessandro Zehentner è diventato Consigliere di Amministrazione dell’Enel da maggio 2023. Un premio più che meritato dato il suo trascorso lavorativo e politico: “Sono già tornato a vivere in Italia, non potevo seguire ENEL dall’estero. È un impegno che mi assorbe moltissimo e quando accetto un incarico lo faccio solo se sono sicuro di poter lavorare al meglio e nelle migliori condizioni, da qui la mia decisione di tornare in Italia in forma definitiva”.

Certamente, finora, Alessandro è riuscito ad ottenere risultati interessanti. Proprio per questo ho chiesto, data la sua esperienza positiva, cosa poteva consigliare ad un italiano che decidesse di venire a vivere in Spagna. 

La risposta sulla quale riflettere: “Consiglio spesso ai connazionali (che ho avuto anche modo di rappresentare ufficialmente come Presidente del Com.It.Es del Consolato Generale d’Italia a Barcellona e come Presidente dell’Inter Com.It.Es della Spagna) di venire in Spagna solo se già in possesso di una buona offerta di lavoro. Sconsiglio vivamente di venire in Spagna in cerca di un lavoro, la Spagna in questi casi ha leggi dure e selettive. I pensionati con una buona pensione possono vivere in Spagna godendo del tempo, della cucina e del buon carattere degli spagnoli, ma attenzione ai costi, oramai molto simili a quelli dell’Italia del Nord”.

Qui naturalmente, per i costi si riferisce ai grossi centri urbani (Barcellona soprattutto).

Conclusione

Ringrazio Alessandro Zehentner per la sua sempre piacevole disponibilità.

Da parte mia e di tutta la redazione di Arcipelago Canarie inviamo le nostre congratulazioni ed i migliori auguri per un futuro di buone soddisfazioni.

Concludo con una frase di Eleanor Roosvelt: Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni.

Alessandro ancora ha molti sogni che vuole realizzare!

Chi volesse approfondire la biografia lavorativa di Alessandro Zehneter potrà trovarla al seguente sito: https://www.enel.com/it/investitori/governance/consiglio-amministrazione/alessandro-zehentner