aghartha

Agharta è, o meglio sarebbe, un mondo nel mondo. Avete mai sentito parlare della teoria della Terra Cava? ecco: Aghartha sarebbe un territorio che si estenderebbe all’interno della crosta terrestre, più o meno sotto l’Asia Centrale, e che sarebbe abitato da creature non umane.

È possibile o è tutto frutto di fantasia? proviamo a scoprirlo.

La Terra cava

Prima di parlare di questo fantomatico regno sotterraneo, cerchiamo di indagare i presupposti, ovvero: è concepibile che la Terra sia cava?

La teoria della Terra cava non è, come si potrebbe credere, una ipotesi relativamente recente. Infatti troviamo tracce di questa teoria sin dai tempi antichi.

Platone, IV secolo a.C., la menziona nel suo trattato “La Repubblica” e la chiama “il mito della caverna”: una metafora dei livelli di auto-realizzazione dello spirito.

Come luogo dalle implicazioni religiose, la ritroviamo in tutte le mitologie classiche: l’ade dei greci, lo svartálfaheimr della mitologia scandinava o lo stesso inferno dei cristiani.

aghartha

A partire dal XVII secolo invece, furono formulate teorie scientifiche per provare che sotto la superficie terrestre vi sarebbero altre superfici concentriche, che potrebbero a loro volta essere abitate o abitabili. Questa teoria prese piede specialmente nei secoli successivi e diede lo spunto a molti scrittori per ambientare i loro romanzi fantastici in reami sotterranei.

La Letteratura e la Terra cava

Come non citare un esempio classico, “Voyage au centre de la Terre“, Viaggio al centro della Terra, di Jules Verne (prima edizione 1864). La trama in breve: Il Professor Lidenbrock trova in un negozio di libri antichi un preziosissimo libro islandese di un autore del XII secolo; mentre ne discute con suo nipote Axel, una pergamena scivola fuori dal libro. I due riescono a tradurre il messaggio cifrato riportato sulla pergamenta stessa: sono le istruzioni di uno scienziato islandese del XVI secolo, Arne Saknussemm, per viaggiare al centro della Terra. Il professore e Axel decidono di andare in Islanda per ripetere l’impresa.

Edizione francese de “Viaggio al centro della Terra”, con illustrazioni dell’edizione originale Hetzel, 1988, Ed. Brodarda et Taupin (dalla mia collezione privata)

Da questo romanzo prendereanno lo spunto Sir Arthur Conana Doyle (quello di Sherlock Holmes) per scrivere Il mondo perduto (1912) e un altro mostro sacro della letteratura fantastica: Edgar Rice Burroughs (quello di Tarzan), per la sua saga di Pellucidar (1914 – 1944) ambientata appunto nella faccia nascosta della Terra cava.

In entrambi i casi i protagosti si troveranno a vivere delle avventure fantastiche, ricche di tutti i canoni del tempo: rettili preistorici sopravvissuti all’estinzione, mari interni, eroine da salvare…

L’ultima parola alla scienza

Ma al di là dei riferimenti romanzeschi, è importante sottolineare che la teoria della Terra cava è ampiamente confutata dalla scienza moderna, tra cui la geologia, la geofisica e l’astrofisica, e quindi è relegata alla pseudoscienza.

L’esistenza di una atmosfera luminescente o quella di un sole interno, largo 1000km, che illuminerebbe l’interno e sosterrebbe una civiltà avanzata, sono ipotesi prive di ogni fondamento scientifico. Da sottolineare che la teoria del sole interno viene attribuita al matematico svizzero del XVIII secolo Leonhard Euler in un documentario del 1952, ma non trova alcun riscontro negli scritti dello scienziato, anzi esattamente il contrario.

Allora, se non esiste nessuna Terra cava, come la mettiamo con Aghartha?

Aghartha, o Agarthi, o Agartta

Come nasce il mito di Aghartha? Non dobbiamo andare troppo indietro nel tempo, basta tornare alla fine del 1800, quando un medico e occultista francese, Alexandre Saint-Yves d’Alveydre scrive il suo libro Missione dell’India.

In questa opera, dove si cita appunto il “regno di Agartha“, il medico avrebbe appreso della sua esistenza nel corso dei suoi viaggi in India. Qui sarebbe stato iniziato da due maestri ai misteri della dottrina indù. Secondo l’autore questo mondo segreto, posto tra Tibet e Himalaya, sarebbe un luogo ricco di saggezza che “sarebbe divenuto accessibile a tutta l’umanità solo quando il cristianesimo avrebbe compiuto i comandamenti lasciati da Mosè».

aghartha

Se avete letto il mio articolo sui continenti scomparsi dedicato a Lemuria, se lo avete perso potete leggerlo qui, e a Madame Blavatsky, che trovate qui, questo nome non vi sarà totalmente sconosciuto.

Helena Petrovna Von Hahn, meglio nota come M.me Blavatsky, sempre nel 1800, sosteneva di essere in contatto telepatico con gli antichi «Maestri della Fratellanza Bianca», i sopravvissuti di una razza eletta vissuta tra Tibet e Nepal, i quali in seguito alla spaventosa catastrofe che aveva distrutto Lemuria, appunto, si sarebbero rifugiati nelle viscere della terra, dove avrebbero fondato la mitica Agarthi.

Sempre per la fantomatica veggente. madre della teoria teosofica, i discendenti di questa razza madre sarebbero gli “ariani” ovvero l’attuale homo sapiens.

Questa presunta origine degli ariani spinse l'”Ahnenerbe“, la Società di Ricerca dell’Eredità Ancestrale fondata da Heinrich Himmler, ad occuparsi di Aghartha e a finanziare ben cinque spedizioni in Tibet, ufficialmente per interessi etnologici e naturalistici, ma aventi lo scopo occulto di trovare la residenza dei progenitori della «razza-madre» dell’umanità, di cui parlava M.me Blavatsky.

Improbabile non è la stessa cosa di impossibile, almeno fino a prova contraria

Conclusioni

Come sempre spero di aver solleticato la vostra curiosità e spinto, qualora lo vogliate, ad approfondire l’argomento.

Per quanto mi riguarda trovo veramente improbabile che esista una civiltà sotterranea sul nostro pianeta. Se teniamo conto del livello tecnologico che abbiamo raggiunto “in superficie”, mi sembra altrettanto improbabile, se non impossibile, che “sottoterra” riescano a mantenere occulta l’emissione di energia che una tale civiltà produrrebbe e/o consumasse per sopravvivere.

D’altro canto, sento l’obbligo di mettervi in guardia sia nei confronti di chi vuole dimostrare a tutti i costi l’esitenza di Aghartha, sia di chi vuole negarla a tutti i costi.

Improbabile non è la stessa cosa di impossibile, almeno fino a prova contraria.

Rimanete sempre con la mente aperta, perchè solo la conoscenza rende liberi.

Lunga Vita e Prosperità

Giampiero Sorce