odissea 2

2001 Odissea nello Spazio 2 parte. Nel precedente numero di arcipelagocanarie.eu abbiamo iniziato questo viaggio all’interno del film di Stanley Kubrick, guidati passo passo dall’analisi critica di Ambra Mattioli. Se vi siete persi la prima parte, la potete leggere a questo link: “2001 Odissea nello Spazio” una disamina di Ambra Mattioli.

Riprendiamo il filo del discorso ripartendo da dove ci eravamo lasciati, ma prima una piccola precisazione.

Nel mio ultimo intervento a Radio Calima, (potete vedere il video della diretta FaceBook a quest’altro link: Calima de tarde di mercoledì 3 aprile (parte 2)) il nostro Anfitrione Roberto Brandolini mi ha chiesto di confermare se la scena iniziale del film fosse stata girata a Lanzarote. Mi sono trincerato dietro un diplomatico no comment, pur esprimendo i miei dubbi, perchè non ero certo della risposta, pur avendo io stesso più volte sentito dire la stessa cosa.

Tornato a casa ho approfondito l’argomento, riaperto certi cassetti della memoria, e ora posso sciolgere la riserva.

La scena dell’alba dell’umanità è stata girata in tre diverse locations: in Malesia, nell’isola del Borneo, in Namibia, nel deserto del Kalahari e nel Sahara Occidentale.

Ma torniamo all’articolo di Ambra Mattioli.

Il film si divide in 3 parti.

– Prima parte. L’alba dell’uomo. Fase fisica.

L’uomo-scimmia è sul ciglio dell’estinzione. Ha carne a disposizione ma sta morendo di fame. E’ predato. Sopravvive in maniera automatica. Dal grado di intensità con cui le difficoltà si abbattono su di lui si determinerà la sua evoluzione o la sua estinzione. L’evoluzione è prima di tutto un fatto individuale, poi è esteso a un gruppo. Il monolite può ampiamente essere interpretato come:

Il nome.

La radice dell’essere.

Dio.

Il numero.

La coscienza .

La tavola della legge.

Il primo mattone dell’universo.

Il mezzo evolutivo.

La guida.

La prima reazione dell’uomo-scimmia alla sua vista è la paura. La paura, o il carburante del mondo (reazione auto conservativa). La Luna ovvero gli dei perduti, lontani.

La seconda è la curiosità, o il sale del mondo (reazione intellettuale). Il Monolite o l’insegnamento (insegnamento che va toccato con la mano, mai studiato a distanza).

La terza è la venerazione, lo scopo trascendente (reazione spirituale). La Luce o la forza agente (capacità che si acquisisce con molta difficoltà, ma i cui effetti sono immediati e sfolgoranti). Quando si innesca questa sequenza chimica, nell’uomo si avvia il processo alchemico-evolutivo.

E quindi…

E quindi… la luna, il monolite, la luce. Questa è l’immagine potente con la quale Kubrick raffigura il momento solenne in cui la volontà agente “virgo” – che dal latino traduciamo vergine (donna) – penetra, o, se già presente, trasforma la bestia in “Homo”. Ma attenzione, la parola sacerdotale “virgo” vale soprattutto per “vir-agens” o uomo operante. La frase: “On the day of execution, only women kneel and smile. At the centre of it all Your eyes“, andrebbe così riletta alla luce di questa nuova interpretazione. Il giorno del passaggio l’uomo (genere umano) operante si inchinerà (per l’insegnamento) e sorriderà ed è al centro di tutto… proprio sotto i tuoi occhi!

L’immagine reattiva della ragione che opera sulla materia (la luce che si concentra sullo spigolo del monolite) si ripropone più volte durante la proiezione dell’opera di Kubrick ed è sempre presente nel momento critico in cui il personaggio fa la scelta che determina la differenza.

2001 Odissea nello Spazio 2 parte. continua nel prossimo numero

Foto di copertina generata dall’IA Dall-e di Bing