Scoperta a Vecindario una pizzeria italiana (fa solo pizze) il cui vanto è quello di far lievitare l’impasto per ben 72 ore!
Dalla macelleria alla pizzeria italiana. Tutto è cominciato una sera che avevamo voglia di una bella bistecca.
In Gran Canaria, a Vecindario, partendo dal Doctoral, proseguendo verso l’isola pedonale, senza raggiungerla, c’è un bellissimo negozio (macelleria) ad angolo dove è possibile trovare degli ottimi tagli di carne. È un negozio molto grande, pulito, che ha una mostra di carni di vario tipo per tutti i gusti. Veramente consigliabile!
Usciti soddisfatti dal negozio con il nostro bottino – due tagliate per una cena succulenta – ci siamo avviati verso la macchina, parcheggiata nei pressi del negozio. A pochi metri abbiamo notato una pizzeria che vantava il fatto che la pasta della pizza è lievitata per 72 ore. Incuriositi e sempre alla ricerca della novità siamo entrati ed abbiamo conosciuto Sandro e Chiara, i proprietari che ci hanno illustrato i loro metodi di lavorazione dell’impasto.
La descrizione ci ha colpito favorevolmente e così abbiamo cambiato idea: la carne domani a pranzo e stasera pizza!
Il problema era la carne, ma Sandro ci ha permesso di metterla nel suo frigorifero e così abbiamo risolto il dilemma sulla conservazione della ciccia.
Il menù, dove ci sono svariati tipi di pizza e affini, è ben particolareggiato e sono descritti i componenti di ogni prodotto.
Emy – mia moglie – ha scelto una pizza bianca con rucola e prosciutto ed io, invece, il classico calzone al forno con prosciutto, mozzarella e gorgonzola.
Abbiamo aspettato una decina di minuti, necessari per la preparazione e cottura e finalmente sono arrivati i piatti fumanti. Avevamo molto appetito e, senza indugio, abbiamo iniziato la nostra cena.
Siamo rimasti impressionati positivamente, la pizza veramente ottima e il calzone, umido al punto giusto, era pieno di sapori.
Da sottolineare che gli ingredienti erano abbondanti e ottimi come qualità, specialmente il prosciutto della pizza.
A quel punto, ho voluto scommettere sulla pizza bianca romana con la mortadella. Personalmente, per me, è qualcosa di straordinario e se la pizza bianca (che Sandro chiama focaccia) è ben cotta e lievemente croccante, la pizza con la mortadella riesce a darmi momenti di felicità.
In effetti è stato così! Una focaccia bianca, abbastanza alta per essere tagliata e i tre etti di mortadella in essa contenuti, mi hanno fatto concludere una piacevolissima cena non programmata.
A questo punto a voi, cari lettori. Diteci qual è la pizzeria che mi ha fatto rinunciare per qualche ora alla mia tagliata con rughetta? Buona ricerca!